-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: analisi dei risultati elettorali
Data: Tue, 30 Mar 2010 17:58:30 +0200 (CEST)
Da: @libero.it < @libero.it>
Rispondi-a: @libero.it < @libero.it>
A: dinovalente@galatina.it


Buongiorno signor direttore,
le scrivo dopo aver letto i risultati delle elezioni comunali e regionali di
Galatina.
E faccio un analisi a caldo in base ai dati che leggo dal suo sito.
Emerge un dato evidente che i galatinesi sono prevalentemente di destra, e su
questo non si discute, infatti prevalgano i due candidati Coluccia e Fedele.
Non voglio immaginare che questo risultato sia stato dettato dal maschilismo,
anche perché tre anni fa abbiamo avuto finalmente la prima sindaca.
Ma la cosa più mi sorprende è che il candidato più votato è colui che, nel
corso della campagna elettorale, ha dimostrato più difficoltà ad esprimersi,
colui che non ha mai partecipato a un confronto con gli altri candidati. Mi
chiedo come può succedere questo? Forse i galatinesi non hanno ascoltato i
comizi e i confronti? Oppure c'è un ritorno al feudalesimo in cui ci si
inchinava davanti al padrone?
Sinceramente non conosco la vita di questi due uomini che si sfideranno al
ballottaggio, anzi le chiedo se può pubblicare una piccola biografia, non di
parte, di ciascuno, in modo che i galatinesi possano scegliere il sindaco in
base a quello che dice e a quello che ha fatto e non solo per quello che hanno
fatto i loro padri o in base alle loro ricchezze.
Mi scusi lo sfogo ma sono sinceramente delusa che una bella persona,
preparata, con dei valori morali indiscutibili (dimostrati dalla sua vita) e,
sopratutto senza fini personali, sia stata esclusa dalla corsa: Galatina,
comunque vada il ballottaggio, ha perso un'opportunità importante.

Stella


Gentile Stella,
Daniela Vantaggiato guiderà in Consiglio comunale la minoranza di centro sinistra e
lo farà con la competenza e la passione che ha sempre dimostrato nella sua vita pubblica
e sociale.
Maurizio Fedele e Giancarlo Coluccia hanno due settimane per convincere e vincere.
Poi uno dei due avrà cinque anni a disposizione per amministrare e l'altro per dimostrare
dai banchi dell'opposizione, che cosa è in grado di fare per la Città.
Li giudicheremo sui fatti.(d.v.)