rimango sbalordita nel leggere il comunicato stampa di 'Giovane Italia'. 
All'inizio pensavo che l'esaltazione della ministra fosse ironica: come si può 
esultare per una ministra che sta distruggendo la scuola italiana? Ben poca 
cosa è il "coraggio intellettuale" per aver assegnato una traccia sulle foibe 
se poi, molti i ragazzi non sono in grado di farla, ma non per colpa di 
"insegnanti sessantottini" (come se gli insegnanti fossero tutti di sinistra)  
ma per colpa di un sistema scuola che sta per peggiorando sempre di più: tagli 
agli insegnanti, tagli alle ore di lezioni, tagli ai finanziamenti e via di 
seguito.
Sarebbe bello se i giovani scegliessero di "affermare la propria identità 
socio-culturale" con la politica, ma questo non è possibile perché il sistema, 
oggi più di ieri, non lo permette. Abbiamo una legge elettorale (voluta 
fortemente dal PdL) che non ci permette di scegliere nemmeno i nostri 
rappresentati al parlamento, che vengono scelti dai partiti. Alcuni giovani 
deputati italiani provengono da spettacoli televisivi più che da movimenti 
politici giovanili....(e poi diventano pure ministri). Che serve, dunque, 
promuovere movimenti e associazioni politici giovanili sul territorio?
Il giovane presidente cittadino Gabriele Giaccari dovrebbe sapere (e forse lo 
sa) che per  fare carriera politica all'interno del PdL non serve l'impegno 
politico ma altro. E di esempi nei palazzi romani, e non solo, ne abbiamo 
tanti.
Auguro di cuore ai ragazzi di 'Giovane Galatina' di sapere sempre distinguere 
i valori ideologici dagli interessi personali dei grandi e che i frutti del 
loro lavoro (e più in generale di tutti i movimenti  giovanili) si possano 
vedere nella nostra città e in tutto il territorio nazionale.

Stella