Ma qual’ è l’essenza dell’amore?

Caro Dino Valente, fra le tue osservazioni del “Il profumo della luna”, hai omesso il maiuscolo alla prima lettera di “Amore”. L’Amore non nasconde dubbi. L’Amore è unico, è donazione, è rispetto. L’ Amore è Amore, punto e basta!
Così come tu stesso dici, cercando l’Amore, hai trovato altri dubbi e profumi, ed io aggiungo sapori e vita.
Sono e siamo (molti cittadini di Noha) amareggiati per lo scempio che da un mese circa, macchine sferraglianti, in mano a nuovi barbari invasori, stanno infliggendo alla nostra campagna.
La terra che per secoli e millenni ha contornato di vita le nostre case, le nostre giovinezze, le miserie ed a volte la fame dei nostri padri.
Di quale Amore andiamo alla ricerca se non capiamo che Dio, o quel “Per Caso” degli atei, quella stessa Culla che raccoglie infine la nostra misera essenza, che contiene e restituisce, che resiste e che si ribella, che si tinge ora di verde ora d’arlecchino per lenire i nostri dispiaceri; che ci accoglie quando spaventati dal nostro stesso armeggiare con il progresso, fuggiamo cercandovi rifugio e perdono. Se non capiamo che questo è l’Amore non troveremo che dubbi!
Di quale Amore parliamo se accecati dall’ingordigia e dalla smania d’avere non sappiamo godere nemmeno di un alito di vento o del fruscio dell’erba secca.
Di quale Amore andiamo farfugliando se ci calpestiamo e ci stupriamo da soli, come dei masochisti.
Quale Amore cerchiamo se diciamo di amare i nostri figli e l’unica eredità che gli stiamo per lasciare è una terra ricoperta fin nelle viscere di veleni e di immondizia.
A parte il tradimento della totale disinformazione, si tradisce quando si fanno le cose di nascosto, l’informazione dovrebbe essere il “core business” di un quotidiano. A parte il fatto se fingiamo di non sapere e se davvero siamo accecati dall’indifferenza.
A parte il dubbio se il sistema del fotovoltaico sia innocuo o dannoso alla salute delle persone.
A parte il fatto che del famoso 4,7% di territorio comunale da ricoprire di pannelli di silicio, un buon 50% circonda da molto vicino le nostre case, le case di Noha, e quindi di Galatina.
A parte i gravi sospetti che dietro certe dimensioni si nascondano affari lucrosi per pochi a danno dei soliti molti.
A parte tutto questo, Noha perde un polmone verde di macchia e di terreno a vocazione agricola alle porte di casa.
Infine, tra poco tempo (soltanto pochissimi anni), quando i pochi si saranno arricchiti, a noi ed a Noha (e ripeto, a Galatina stessa) resteranno 200 ettari di immondizia tecnologica scaduta che non smaltirà nessuno perché le società fittizie operanti con miserabili capitali societari saranno scomparse ed i privati non avranno soldi nemmeno per un preventivo.
Sai Dino, mi resta sempre il dubbio che l’Amore, se ha un altro nome, che sia Galatina o qualunque altro nome, non è vero Amore.

Marcello D’Acquarica.

Territorio Noha


Gentile Marcello,
che strani fatti accadono! Mi rimprovera benevolmente di non avere usato la "A" maiuscola per scrivere Amore e poi è Lei ad utilizzare la "a" minuscola nel titolo. La verità è che, comunque lo si scriva, l'amore trionfa sempre. Quello per la verità, soprattutto.  Tutte le Sue preoccupazioni sono legittime. Anche quelle sottintese.
Ciò che è inaccettabile  è la cultura del sospetto. "A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" - afferma Giulio Andreotti. Non è un bel modo di fare politica.
Occorre, innanzi tutto, rispettare le regole. Il resto verrà di conseguenza. Se si ritiene che le norme in vigore siano sbagliate bisogna cambiarle con un referendum o con un intervento del Parlamento.
Il resto sono solo chiacchiere utili per farsi un'opinione ma assolutamente inefficaci sul piano operativo. Quanti nohani si sono distesi sui "cozzi" per difenderli dall'attacco delle ruspe?
Quanti hanno partecipato attivamente ai "dialoghi"? L'informazione è fondamentale. Capire dove metteremo fra 20 anni il silicio dei pannelli fotovoltaici è essenziale.
Esistono tutti gli strumenti per difendersi dalle società fantasma. Pretendere il rilascio di fidejussioni da far valere in caso di inadempienza contrattuale potrebbe essere un'idea. Chi deve farlo? La Regione,  la Provincia, il Comune? Si può tentare una class-action? Chi ha il tempo per studiare, per cortesia, lo faccia e poi riferisca il risultato dei suoi approfondimenti. Chiediamo solo che, laicamente, non ci racconti verità rivelate ma "banali" articoli di legge. Cari saluti. (d.v.)