-------- Messaggio originale --------
Oggetto: L'oro di Galatina
Data: Sat, 23 Oct 2010 15:59:23 +0200
Mittente: Andrea Abate <andrea.abate@gmx.de>
A: dinovalente@galatina.it

Gentile direttore,
comincio parafrasando il titolo di una puntata di Report del novembre 2008: i rifiuti sono diventati oro per la nostra societá.
Mi chiedo: che sia finalmente arrivato il momento che Galatina diventi un polo di eccellenza?
Un bel polo di attrazione del rifiuto italiano e straniero. Ah, dovremmo sentircene orgogliosi e fare un bel respiro profondo (fino a quando ce lo possiamo permettere).
Pensi che nel 2010 qualcuno suggerisce ancora di ridurre i rifiuti, acquistando alla spina, evitando prodotti con imballaggi voluminosi o semplicemente adottando uno stile di vita piú sobrio e consapevole.
Tutte manie di ambientalisti sconsiderati che vorrebbero sottrarre all'industria questa formidabile fonte di energia.
Altri poi buttano via il tempo separando i rifiuti per riutilizzarli o riciclarli. A destra la plastica, a sinistra la carta, piú in lá il vetro. Roba da matti.
E glielo dice uno che, vivendo in Germania, è costretto a recarsi tutti i sabati in una specie di girone dantesco chiamato "Recyclinghof", dove si dividono circa una decina di materie plastiche: i CD di policarbonato in un contenitore, i sacchetti di polietilene in un altro, le bottiglie di PET in un altro ancora e cosí via. Per non parlare di vetro bianco, verde e marrone, di batterie, di lattine, di fogli di alluminio e materiale elettrico.
Mi gira la testa solo a scriverne.

Se solo l'amministrazione comunale sapesse che esistono impianti moderni con un bel forno, in cui ci si puó infilare di tutto, dare una bella fiammata e far scomparire il rifiuto per sempre.
Che meraviglia!
Ah, dimenticavo. Da questo processo innovativo, chiamato dai tecnici combustione, si produce pure energia elettrica.
Sí, ha sentito bene: energia!
Il rifiuto puzzolente pieno di sostanze nocive che ci si mette dentro scompare, non c'è piú. Non mi chieda come sia possibile. In cambio si ottiene energia elettrica!
Davvero incredibile.
Altro che rovinarci i tetti di casa con orribili pannelli fotovoltaici o devastare le coste con rumorose turbine eoliche per generare faticosamente un po' di corrente.
Il progresso fa passi da giganti, non si ferma mai, direttore!
La saluto, preparandomi a questa mirabolante avventura...
...e buona fortuna a tutti!

Andrea Abate

P.S: fuor di ironia, pur non condividendo la sua posizione sul coincenerimento, apprezzo lo spazio dedicato sul suo sito al tema e la sua onestá intellettuale.

Gentile Andrea,
ricambio il suo apprezzamento perché sono da sempre (per intenderci, da quando "ecologia" veniva ancora considerata una parolaccia di cui solo alcuni sconsiderati radicali conoscevano il significato!) convinto che la riduzione fino alla scomparsa di qualsiasi tipo di imballaggio e la raccolta differenziata totale, seguita dal riciclaggio, siano la soluzione al problema dei rifiuti. Sono però anche dell'opinione che il cammino da compiere per raggiungere questi obbiettivi sia lungo. Ecco perché sono d'accordo affinche il Cdr venga oggi bruciato nei forni per cemento.
Nel nostro caso particolare, ritengo che politici accorti farebbero in modo che a Cavallino si producesse il Cdr-Q in modo da chiudere, nel nostro stesso Salento, il ciclo dei rifiuti. E' vero, non ci serve "l'oro" altrui ma neanche gli altri gradiscono ricevere il nostro.(d.v.)