BABEL 02
http://www.youtube.com/watch?v=a1N7BnB1p7E
Cat Power - Good
Woman
Partiamo con una
delle voci più sensuali del panorama musicale odierno, il suo vero
nome è "Chan" Marshall ed ha all’attivo diversi album,
ma il suo capolavoro resta You Are Free del 2003, da cui è tratto il
brano in ascolto. Nel disco è accompagnata da Dave Grohl alla
batteria, Warren Ellis (Dirty Three) al violino, ed Eddie Vedder al
controcanto; ma al di là dei mostri sacri che si sono uniti a lei, è
la sua scrittura e la sua interpretazione mai banale ad emergere
prepotentemente. La timidezza che quasi la terrorizzava, tanto che in
alcune date si è presentata sul palco non proprio in stato di
sobrietà, e che ancora permane nella voce che a tratti è quasi
spezzata dall’emozione, cede il passo ad un country-folk maturo e
intenso. Ultimamente è interessata ad un flok-blues e a sonorità
apertamente più bluesy, ma non si è ripetuta ai livelli del 2003,
ma la si attende fiduciosi.
http://www.youtube.com/watch?v=PHnjbCWMVPU
Nick
Cave &
Warren Ellis - Song for Bob
Il filo che
unisce il brano precedente a questo, è il violino di Warren Ellis;
di Nick Cave è superfluo parlare. La loro collaborazione, iniziata
nel 2005 e ad oggi nell’ultima colonna sonora di The Road, è
condensata in un doppio cd dal titolo White Lunar del 2009.
Dal doppio è tratto Song for Bob, strumentale struggente e a tratti
epico, che fa parte della c.s. del film The Assassination of Jesse
James by the Coward Robert Ford . L’apertura pianistica di Cave
accompagnata da archi profondi e cupi, sfocia nello struggimento più
solare ed etereo della seconda parte. Emozione pura.
http://www.youtube.com/watch?v=dPcbH3iBIWs&feature=related
Teho Teardo
Un’altra colonna sonora, questa volta
è l’italiano Teho Teardo con un brano da ‘La ragazza del lago’.
Compositore e sound designer di
Pordenone, inizia nell’ambito dell’industrial rock italiano,
notevoli i lavori del progetto Modern Institute, ma si è affermato
per i brani originali ne L’amico di famiglia e Il Divo di P.
Sorrentino e per l’appunto ne La ragazza del lago. Elettronica in
loop e strumentazione classica in perfetto connubio.
http://www.youtube.com/watch?v=pwT6YpIYQts
Dag för Dag
– Seven stories
Duo
svedese-americano, composto da sorella e fratello residenti a
Stoccolma. L’unione di psichedelica e ritmi ossessivi con armonie
vocali suadenti. Per chi ha amato i Joy Division/New Order, ma anche
i Cramps, il ritmo ossessivo del basso lo ha riportato indietro di
quasi trent’anni, quasi un colpo al cuore. Ancora dalla Scandinavia
una novità che va seguita con attenzione. Il disco uscito quest’anno
si intitola soltanto Boo.
http://www.youtube.com/watch?v=oVXe2RVerxQ
Mice
Parade - In Between Times
Finalmente un video decente. I Mice
Parade, anagramma del nome del fondatore Adam
Pierce polistrumentista newyorkese che sperimenta generi e per questo
difficilmente collocabile. What It Means To Be Left-handed
album uscito da poco per la Fat Cat è quello che ci si aspetta
dall’abusata contaminazione di generi musicali tra i più
disparati, post-rock, indie-rock, la kora
dell’Africa Occidentale, lo swahili, l’etno-jazz e a condire il
tutto la fanciullesca voce della nippo-americana Caroline Lufkin, in
una spumeggiante e briosa miscela sonora.
http://www.youtube.com/watch?v=OcE8YWdGtnI&feature=player_embedded
Rachel's
- Water From the Same Source
Formazione
statunitense - che annovera nelle sue fila fino a una ventina di
musicisti - è guidata dal violoncellista Christian Frederickson, dal
chitarrista Jason Noble e dalla pianista Rachel Grimes (dalla quale
prende il nome). Il brano è tratto dall’eccellente System/Layers
del 2003, a metà strada tra post-rock e modern-classical, ritorna
il pianoforte e un’orchestrazione di estrema raffinatezza.
Dalla recensione
di Ondarock:
“Quasi totale
assenza di percussioni, progressivo distacco dalla ciclicità
minimale ormai sfruttata all'inverosimile, tono dell'opera a tratti
molto cupo con grandi aperture romantiche, disco molto descrittivo,
espressionista, malinconico, alternanza e sovrapposizione degli archi
e delle parti strumentali con rumori ambientali, utilizzo sporadico
dell'elettronica, voci e discorsi trovati, violoncelli drammaturgici,
pianoforti esistenziali, accenni isolazionistici…”
http://www.youtube.com/watch?v=NFGcZr-xi-A
John Grant- It's
Easier
E chiudiamo con
quello che secondo me è il disco più bello di questo 2010 (tranne
l’essere smentito da qualche uscita prossima). Il disco in
questione è Queen Of Denmark, uscito per la Bella Union
e composto da 12
potenziali singoli. E pensare che se non fosse stato per gli amici
dei Midlake, John Grant era ormai deciso ad abbandonare la scena
musicale. Dopo i discreti successi, ma il tutto deve sempre misurarsi
all’interno della scena indipendente, con il gruppo The Czars, il
nostro disilluso e depresso, fa sentire alcuni pezzi ai giovani
musicisti che accompagna e la scommessa è vinta. I brani hanno tutti
un retrogusto anni 70, ballate soffici su cui si adagia la voce calda
ed emozionale di J., tematiche a volte crude e tormenti dell’anima
che spesso spingono ai margini dell’esistenza, ma le malinconiche
melodie sono tutt’altro che noiose o scontate. Ottimo.
* Alcune delle
note sono tratte dal sito degli amici di Ondarock.