BABEL 04
http://www.youtube.com/watch?v=0mqYL1Bf8cs
Jon Foreman – The Cure For Pain
“Come creatore di canzoni, ho la possibilità di prendere tutti questi frammenti spezzati di fallimento e caos ed intrecciarli in qualcosa pieno di bellezza e significato. Distruzione. Morte. Caduta. Se Dio è un songwriter, allora anche queste mie foglie cadute possono essere redente”.
http://www.youtube.com/watch?v=1_FJWtOUls8
The Clientele - Never Anyone But You
http://www.youtube.com/watch?v=XKEdv4B66eo&feature=related
The xx – Infinity
http://www.youtube.com/watch?v=AroQHhyJyNo
James Blackshaw - Fix
Il giovane londinese James Blacksaw è ormai a ragione ritenuto uno degli eredi di John Fahey. Molteplici sono i suoni che lo influenzano e lui stesso ha affermato “di recente, ho tratto ispirazione molto più da compositori europei, ma l’amore per la musica asiatica in generale - non solo indiana, ma anche la musica guzheng cinese, la musica di corte giapponese e coreana, i gamelan indonesiani etc. - avranno quasi certamente sempre una grande influenza sul mio approccio alla composizione”. The Glass Bead Game album del 2009, da cui è tratto Fix, non è più solo picking faheyano, ma ha al suo interno modalità compositive più complesse e alternanza della dodici corde con altri strumenti,e in maniera preponderante il pianoforte, come in questo brano.
http://www.youtube.com/watch?v=Lg5VAOG67So
Bonnie ‘Prince’ Billy - Strange Form Of Life
Will Oldham è nato a Lousville in Kentucky ed è quindi stato quasi naturale entrare in contatto con i classici del country e del blues. Le sue prime incisioni sono in stile lo-fi (bassa fedeltà) e sono spesso scarne e malinconiche. Dopo vari dischi sotto la denominazione di Palace Brothers, Palace Songs, Palace Music e Palace, con il moniker Bonnie ‘Prince’ Billy, pubblica tre splendidi album I See A Darkness, Ease Down The Road e Master And Everyone, ritenuti con The Letting Go del 2006 i suoi lavori più riusciti.
Partecipa anche ad American III : Solitary man di Johnny Cash, in cui duetta con l’autore nella cover della sua I see a darkness, e l’attenzione di un tale mostro sacro, ne sancisce la meritata grandezza.
Il brano in ascolto è parte dell’album The letting go, album registrato in Islanda e con alcuni musicisti del luogo, i contrappunti vocali di Dawn McCarthy ben si incastrano col cantato di Will e con i semplici ma perfetti arpeggi di chitarra. Ogni sua uscita è ormai sinonimo di capolavoro, e tali sono anche Beware del 2009 e The Wonder Show Of The World a nome B.P.B. & The Cairo Gang di quest’anno.
http://www.youtube.com/watch?v=9j32VMZDQL0
Balmorhea – Settler
I Balmorhea sono un’ensemble strumentale di stanza a Austin in Texas. Autori di quattro album, in cui retaggi post-classici si fondono ad un’acustica quasi cameristica e al folklore texano delle loro radici. In "All Is Wild, All Is Silent" sono presenti delle parti vocali, ma la maggior parte della loro opera rimane quasi esclusivamente strumentale, e loro stessi hanno dichiarato “ I testi sono una cosa molto spesso interessante, ma la loro assenza rimuove ogni limite alle finalità della musica, che in questo modo può essere modellata secondo i significati più diversi. Quest'ampiezza dello spettro delle possibili interpretazioni può in qualche modo essere ostacolata quando le parole imbrigliano l'immaginazione”. Constellations, uscito quest’anno, segna un ritorno a un approccio più minimale rispetto a brani per l’appunto quali Settler e l’album da cui è tratto.
http://www.youtube.com/watch?v=snmv5W9Wxxc&feature=player_embedded
Badly Drawn Boy - Too Many Miracles
Finalmente il ragazzo mal disegnato sembra approssimarsi a piccoli passi ai fasti del suo esordio, dopo alcune prove interlocutorie seppur di indubbio gusto. Damon Cough è un cantautore inglese che appunto con The Hour of Bewilderbeast vince il Mercury Music Prize nel 2000, le sue sono canzoni pop che catturano al primo ascolto per le loro melodie fresche e immediate. L’accompagnamento di chitarra e pianoforte apre assai spesso ad una orchestrazione se vogliamo più classica, è appunto il caso di questo brano che fa parte dell’album It’s What I’m Thinking Part 1: Photographing Snowflakes che vedrà la luce tra pochi giorni e che è il primo di una progettata trilogia in cui continueremo a vedere il ragazzo fotografare fiocchi di neve. Il video è già disponibile sul suo canale personale.
* Alcune delle note sono tratte dal sito degli amici di Ondarock.