BABEL 05


http://www.youtube.com/watch?v=BE1cOlvik4s&feature=related
The Innocence Mission - Rain (Setting Out in the Leaf Boat)

The Innocence Mission provengono da Lancaster, Pennsylvania, i loro primi passi li muovone alla fine degli anni 80, un folk atmosferico, che molto doveva ai 10000 Maniacs. Il gruppo è oggi costituito da Don Peris e sua moglie Karen Peris e dal bassista Mike Bitts. La voce di Karen quasi infantile è sempre misurata e tranquilla, mai tesa a turbare uno stato d’animo di quasi grazia. Le tematiche spesso religiose, non sconfinano nell’oratoriale o nel banale. Il brano è tratto dall’ultimo My Room In The Trees, ma consiglierei gli stupendi Birds Of My Neighborhood e We Walked In Song per iniziare.


http://www.youtube.com/watch?v=VNrf9aSlui4
port-royal - leitmotiv | glasnost

I port-royal sono un gruppo genovese di difficile catalogazione, spesso per descrivere le loro diverse sfaccettature si sono sprecati i generi più disparati: post-dance, shoegaze, ambient, post-rock, il tutto in chiave elettronica. Atmosfere a volte glaciali e liquide (non è un caso il loro successo nei paesi dell’est e del nord Europa), in cui l’uso di synth, campionamenti e filtraggi elettronici di varia natura, ne fanno una cifra stilistica molto riconoscibile. Una musica descrittiva, un flusso sognante ininterrotto la cui capacità evocativa dipende in gran parte dalle trame di synth.


http://www.youtube.com/watch?v=36U4ez7AzKA&feature=fvw
Explosions in the sky - Your Hand in Mine

Forse e a ragione uno dei gruppi del post-rock più amato, il quartetto texano formatosi nel 1999 e che prende le mosse da un noise-rock mai abbandonato del tutto, ha saputo creare delle atmosfere surreali in cui melodie trasognate trascolorano in esplosioni improvvise e crescenti. Spesso i loro brani partono quasi in sordina, quasi a creare una tensione che aleggia pronta a deflagrare in chitarre abrasive e furiose.


http://www.youtube.com/watch?v=2tghLxt9Qqo
Sufjan Stevens - I Walked

Chi ha scoperto Sufjan Stevens con Mitchigan e Illinois, nell’ascoltare il nuovo The Age of Adz che vedrà la luce a metà ottobre, rimarrà un po’ stranito. L’elettronica cucita addosso a dei brani che si presentano nella veste classica e consolidata di Sufjan; con i soliti temi di amore e morte, ansia e suicidio, malattia e dolore, orchestrazioni sontuose e cori angelicati; non aggiunge nulla, anzi a tratti è quasi fastidiosa come quando si ascolta un brano e si sovrappone un altro di tutt’altro genere.
E brani belli bisogna dire ce ne sono e che ancora rendono credibile la genialità del nostro, come questo I Walked. Molti hanno già gridato al capolavoro, ma altrettanti sono rimasti perplessi da questa svolta che speriamo non sia definitiva.


http://www.youtube.com/watch?v=XAEy3W7tJAg
Ólöf Arnalds & Björk – Surrender

Innundir Skinni è il secondo lavoro della giovane artista islandese che sembra avere raggiunto una consapevole maturità. Nel brano in ascolto sulle scarne e ripetute note di uno strumento a corde si sovrappongono le splendide voci della Arnalds e di Björk, la prima più controllata quella della più famosa conterranea non disdegna invece le sue classiche contorsioni armoniche.
Album molto evocativo con “incursioni nel folk ancestrale tratto dalla tradizione dei cantori islandesi”.


http://www.youtube.com/watch?v=Eanj-Snnf_s

The Electric Pop Group - I Know I Will


Ascoltare il gruppo dei fratelli Erik e Martin Aamot a molti farà fare un salto nel passato recente e in quelle che furono le atmosfere della gloriosa casa discografica di Bristol ‘Sarah Records’. Dolci melodie acquerellate, fraseggi chitarristici alla Johnny Marr che rendono facile il passaggio dalla malinconia alla felicità. L’unica nota un tantino stonata la voce troppo flebile del cantato, ma forse è una scelta consapevole e voluta. Loro provengono da Gothenburg in Svezia e il loro album è ‘Seconds’.


http://www.youtube.com/watch?v=vuKYicUR2P0&feature=player_embedded

Junip - Always


Sempre da Goteborg proviene il gruppo di Josè Gonzalez nato in Svezia da genitori argentini e già noto per il bell’album solista In Our Nature (bella la cover di ‘Teardrop’ dei Massive Attack) e dal precedente Veneer, che conteneva la cover di ‘Heatbeats’ dei Knife e con la quale Josè è assurto agli onori della cronaca (il brano è presente in un noto spot pubblicitario). Junip è appunto la sua band, ma ad emergere è sempre la sua voce e il suo fingerpicking pulito in brani pacati e che in molti hanno letto prossimi allo spirito del grande Nick Drake .


* Alcune delle note sono tratte dal sito degli amici di Ondarock.