SARÒ LA PRESIDENTE DI TUTTI I SALENTINI
Duemila persone hanno abbracciato la candidata del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Lecce Loredana Capone
Venerdì 20 marzo presso l’Hotel Tiziano a Lecce è iniziato il ciclo di incontri della candidata del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Lecce Loredana Capone con le assemblee della coalizione aperte a tutti gli amici e simpatizzanti, in previsione delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. La sala era gremita di circa 2000 persone, tesserati del Pd e degli altri partiti della coalizione, parlamentari e consiglieri regionali, assessori e consiglieri provinciali, sindaci e assessori dei comunali, uomini e donne, anziani e giovani.
Sono intervenuti Salvatore Capone, Segretario Provinciale del Partito Democratico, Sandro Frisullo, Vice Presidente della Regione Puglia, Giovanni Pellegrino, Presidente della Provincia di Lecce, oltre alla candidata e attuale Vice Presidente della Provincia di Lecce Loredana Capone che ha concluso l’incontro tra gli applausi e sulle note della Canzone Popolare di Ivano Fossati.
Il primo a prendere la parola è stato il segretario provinciale del Partito Democratico Salvatore Capone che ha sottolineato l’importanza del ruolo del Pd. “La nostra autorevolezza è data dall’incontro e dal confronto tra le persone. Ci aspetta una nuova fase di riformismo e di democrazia. Il Partito Democratico ha assunto le proprie responsabilità di forza dell’opposizione nel paese ma ha anche la grande responsabilità di governo nelle regioni, nelle province e in moltissimi comuni. Devo qui ricordare il ruolo di Giovanni Pellegrino per il lavoro che ha svolto e i grandi risultati che ha ottenuto”, ha proseguito Capone. “Intorno alla candidatura di Loredana è stato possibile attivare un percorso unitario per non disperdere il patrimonio politico di questi anni ma rafforzarlo. Dobbiamo scommettere sulla forza della democrazia e sul riformismo, contro il populismo del centro destra ancora senza candidato. Anzi”, ha chiuso il segretario, “c’è un candidato che a parametro zero si è accasato altrove. La nostra coerenza è un’altra cosa”.
Il vicepresidente della Regione Puglia Sandro Frisullo ha elogiato invece i risultati ottenuti dalla Regione Puglia sottolineando le difficoltà economiche e i tagli imposti dal Governo Berlusconi e riaffermando il ruolo svolto dal Partito Democratico. “Il Pd è tutt’altro che scosso da divisioni e lotte intestine come qualcuno ha cercato di sostenere” ha precisato Frisullo. “Un partito che qualcuno ha rappresentato in preda a una lotta interna. Al contrario il Pd è in grado di mobilitare giovani e anziani, lavoratori, cassaintegrati, le piccole e medie imprese. Un partito di governo e di popolo insieme, non tecnocratico, non una somma dei notabilati e se qualcuno ha pensato di lucrare su di noi, e di andare fuori deve sapere che non prenderà un voto da parte degli elettori del Pd. Il centro destra cerca di allontanare il mezzogiorno con la vulgata che si danno i soldi ma si spendono male. Il federalismo è un terreno della sfida che accettiamo, un federalismo che unisce non che divide. Non si può parlare di federalismo mentre il governo taglia i fondi del Fas che sono destinati soprattutto per le infrastrutture del sud. La Giunta Vendola ha varato la più importante manovra finanziaria a sostegno delle imprese e del lavoro. Il Pd”, ha concluso Frisullo “è un partito di uomini e donne che insieme cercano di dare un verso al destino del Salento, dell’Italia, del mondo. Uomini e donne che non fanno chiacchiere da salotto. La politica è capacità di rappresentare gli interessi del nostro popolo della nostra gente. Sappiamo essere non solo orgogliosi ma eredi delle grandi storie da cui veniamo. Tocca a noi e noi ce la faremo”.
Il Presidente della Provincia di Lecce Giovanni Pellegrino ha accompagnato, come un padre, la sua vice presidente. “Gli anni di solito induriscono ma non vi nascondo la mia commozione per la vostra presenza così numerosa. È impossibile oggi per me non andare indietro con il pensiero e vedermi cinque anni fa quando Lorenzo Ria e Massimo D’Alema vennero nel mio studio romano per propormi la candidatura. E me lo chiesero per due motivi: per riaffermare l’unità al centrosinistra che nel 2004 aveva dato segni di divisione, e per fare in modo che attorno a me crescesse un ceto dirigente che ricevesse da me il testimone. Oggi posso dire che il compito che mi era stato affidato è stato portato a compimento. Perché c’è ancora un centrosinistra unito e coeso e perché passo il testimone ad una donna tanto più giovane di me che è stata la mia vice in questi anni”.
“Mi piace guardare negli occhi le persone di fronte a me quando parlo. Stasera, per fortuna, non è molto facile” è stato il primo pensiero di Loredana Capone. “Avverto l’emozione di una ragazza al suo primo esame. Avverto le ansie le difficoltà di fronte a una situazione difficile. Ma una cosa mi conforta. Le mie ansie sono anche le vostre e se la situazione è difficile so che noi siamo pronti e l’affronteremo insieme. Siamo pronti, perché non partiamo da zero, partiamo da 15 anni di amministrazione con Lorenzo Ria e Giovanni Pellegrino hanno consentito alla Provincia di Lecce di trasformarsi in Salento. Partiamo con una Regione, guidata da Nichi Vendola e Sandro Frisullo, che lavora per la Puglia e il Salento”. La vice presidente della Provincia di Lecce ha poi ripercorso la sua vita politica partendo dalla prima “opportunità che mi ha dato nel 1995 il compianto Stefano Salvemini, una persona onesta, amata dai cittadini”. Il pensiero di Loredana Capone è andato ai precari, ai cassaintegrati, ai disabili, alle donne, alle aziende del tessuto imprenditoriale salentino. “Venendo qui ho incontrato i lavoratori precari delle Asl. Noi in Provincia abbiamo stabilizzato tutti i precari che hanno lavorato con noi. Il lavoro è davvero importante e da qui dobbiamo ripartire. Il lavoro è il nostro problema ma deve essere anche il nostro obiettivo, unendo le eccellenze, i nostri talenti. Noi abbiamo una curiosa caratteristica. Noi siamo campioni ma solitari, un po’ alla Pietro Mennea questo grande campione che volava da solo. Noi abbiamo invece bisogno di fare squadra. Il Salento d’amare è quello che lavora di squadra che è orgoglioso perché ogni conquista la deve fare attraverso il sacrificio. Siamo orgogliosi che della nostra Università si parli nel mondo, siamo orgogliosi che i negozi delle nostre aziende della moda siano aperti e conosciuti in Europa e in America, in Giappone, in Cina, che nei nostri laboratori di nanotecnologie si facciano scoperte brevettate dalle più grandi multinazionali delle scienze delle vita e delle aziende automobilistiche. Ma siamo anche orgogliosi dei nostri artigiani, dei nostri professionisti, delle nostre aziende che fanno sentire il calore umano ai loro dipendenti, perché da noi è così, piccole imprese familiari che sono viste come un problema nei periodi di ricchezza perché si dice che non competono con i colossi dell’economia, ma che sono oggi la nostra più grande ricchezza, il nostro modo migliore per affrontare la crisi, in un tutt’uno, tra imprenditori e lavoratori”. E dopo Loredana Capone ha elogiato il lavoro svolto in questi anni dai sindaci dei piccoli comuni che “hanno valorizzato in modo eccellente la nostre bellezza, e le capacità di dare accoglienza e presentare la nostra cultura”.
“Scriveremo il nostro programma con l’apporto dei giovani, perché vogliamo che dialoghino con gli anziani e con i bambini”. A questo punto la candidata ha chiamato al microfono Paolo Paticchio, uno dei giovani che parteciperà alla stesura del programma. “Avvieremo una campagna d’ascolto e non un freddo questionario. Ci siamo dimenticati la bellezza di guardarci in faccia. Noi vogliamo togliere l’ipod e vogliamo ascoltare”, ha precisato Paticchio.
“Questa ricchezza io la voglio sfruttare tutta”, ha ripreso Loredana Capone. “Nascerà un laboratorio permanente di giovani che farà da testimone e da garante. Inoltre voglio dire guai a chi fa vedere il Salento come terra di mafie. E lo voglio dire oggi alla vigilia della giornata della “Lotta contro le mafie”, promossa dall’Associazione Libera di Don Ciotti. Qui c’è chi combatte ogni giorno contro l’illegalità per fare del nostro Salento un ambiente pulito. Come dice il nostro segretario Dario Franceschini la nostra è una terra che ha fiducia in se stessa e nelle sue capacità. Vogliamo persone oneste al governo e nelle liste”.
L’ultimo pensiero della candidata è andato alle donne. “Dicono che le donne abbiano una marcia in più, qualcuno dice che dipende dal doppio cromosoma X. Io non me ne intendo. Ma se guardo tutte voi penso che è vero e grazie anche a voi sarò la presidente di tutti”.