Speravi che i sei romeni violentassero te….Li sei andata a trovare in carcere e poverini sono stati picchiati… Ma Vaffanculo!!!

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Peccato che nella vita non si possono avere certe riprove, ma non dispero! Chissà se dovessero capitare le stesse cose a chi sostiene di non toccare Caino, cosa succederebbe se chiuso questo/i in una ampia cella con la vittima e i suoi parenti, che fine farebbe il suddetto fratello di Abele.

Maurizio

Fai veramente schifo, ti auguro di essere stuprata da un branco di merde come quelle li, ma magari ti piace perche a quanto sei brutta e fai schifo non ti scopa nessuno troia del cazzo, ti auguro pure che ti venga un tumore al cervello (se possibile visto che materia grigia non ne hai molta), e che te ne vada quanto prima tra atroci sofferenze, pregheremo tutti perchè tu muoia. crepa puttana di merda

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Prima di dire tutte le cazzate che hai dichiarato, hai pensato a quanto fosse stata impaurita la ragazza brutalmente stuprata? Sono stati pestati, bene peggio gli deve succedere! E' grazie al vostro buonismo e alle leggi del cazzo vigenti nel nostro paese che tutti i delinquenti stranieri vengono in Italia a fare i loro comodi, così come da loro stesso dichiarato, in quanto se avessero commesso tali reati nel loro paese, avrebbero buttato via la chiave, mentre in Italia ci sono i parlamentari deficienti come te che vanno a trovarli e dichiarano " poverini erano spaventati etc. etc." Distintamante la saluto mandandola a fare in culo.

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Caro Dino,

questi sono solo alcuni delle centinaia di messaggi che sono arrivati sulla mia posta elettronica della Camera dei deputati, o che sono stati scritti su siti come FaceBook, Fai Notizia, Tiscali e Repubblica.it. Ho voluto renderli pubblici e così puoi leggerli tutti a questo link.

Da parte mia vorrei rispondere soltanto con poche parole:

"Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato."
(Articolo 27, Costituzione della Repubblica italiana)

...ma so purtroppo che non basta. Non in Italia. Non dopo 60 anni di un regime che ha fatto carta straccia della legalità, che ha creato la vera insicurezza della nostra società, l'insicurezza di giustizia, l'incertezza del diritto.

Ho voluto rendere pubblici questi messaggi perché credo rappresentino uno spaccato significativo dell'Italia. Inutile dire che fra i post che leggo e che oggi mi insultano per essere andata a trovare i sei rumeni a Rebibbia dopo le segnalazioni di pestaggi che mi erano arrivate, molti dei cosiddetti difensori delle vittime dello stupro, usano nei miei confronti lo stesso identico linguaggio degli stupratori.

Io li comprendo: perché, infatti, dovrebbero comportarsi in modo diverso dagli stupratori dei media, soprattutto televisivi, che propongono la gogna mediatica degli arresti, dopo essere stati convocati, insieme al popolo inferocito, in caserma? Perché gli autori del turpiloquio nei miei confronti, dovrebbero avere il senso della legalità e del rispetto delle regole se le istituzioni sono le prime a violarle? Perché dovrebbero sentirsi "protetti" se i Sindaci esprimono solidarietà a parole, ma non fanno alcunché per recuperare i quartieri degradati delle città, per illuminarle molto di più e per tirare fuori dagli uffici e mettere in strada i vigili urbani? Cosa dovrebbe rassicurarli? I quasi 4 milioni di processi già pendenti, la maggior parte dei quali non giungeranno mai a sentenza perché prescritti a causa di un sistema giudiziario lento e quindi inefficace?

Infatti la vera gogna non viene dai cittadini che mi scrivono, ai quali quantomeno ho la possibilità di rispondere, uno ad uno, dalla mia casella email. La gogna è avvenuta in diretta tv, sabato pomeriggio, su Rai Uno, senza possibilità di replica. E oggi, in Senato, da parte di colleghi che hanno usato argomenti indegni di un parlamento repubblicano.

Parlamento - Dibattito sugli insulti a Rita Bernardini per la visista ai romeni accusati di stupro

Rai Uno - Insulti alla Bernardini a Effetto Sabato
Il dibattito in Senato
Effetto Sabato - Rai Uno

Io e i radicali, siamo oggi il bersaglio perché abbiamo fatto quel che riteniamo giusto anche se scomodo e impopolare.

Perché siamo convinti che laddove c'è strage di legalità prima o poi ci sarà anche strage di vite umane.

E che la giustizia deve essere giusta per essere anche efficace.

Ieri, mentre leggevo un po' desolata, e mi facevo forza rispondendo uno ad uno a questi messaggi, la cosa che mi ha più rincuorato sono state tre iscrizioni arrivate a Radicali Italiani. Un segnale piccolo, ma importante, di un pezzo d'Italia che rappresenta un'alternativa radicale di società. E di politica. Se vorrai fare altrettano, riceverò come un segnale di sostengo, di solidarietà concreta, questo gesto.

Ne abbiamo un grande bisogno. Grazie,

 

Rita Bernardini
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deputata Gruppo Radicali/PD
TEL: 06689791
FAX: 0668805396