Carissimi concittadini,
siamo un comitato spontaneo di lavoratori della Colacem stanchi di
essere attaccati e messi alla gogna come degli untori della peste, e
soprattutto strumentalizzati da bugie e falsità che creano solo
danni, a noi e a tutta la città di Galatina da partiti e relativi
rappresentanti che nell’ultima tornata elettorale amministrativa
sono stati sconfitti, e ora risorti grazie alla “Colacem.”
Vi fidate ancora di loro? Mah! È strana la politica. A sostenere questi signori ci sono le pseudo associazioni ambientaliste che se fossero veramente tali approverebbero il co-incenerimento del CDR nei forni da clinker, come ha fatto “AMBIENTE ITALIA”, la più autorevole organizzazione ambientalista italiana, che ha chiarito scientificamente con dati certi in una conferenza stampa tenuta da tecnici specializzati della stessa Colacem.
Noi ribadiamo ancora che
le maldicenze messe in giro dai politici e ambientalisti locali i
quali sostengono che siamo ricattati dalla nostra azienda per
difendere il posto di lavoro sono totalmente false e prive di
fondamenta.
Forse, cari cittadini non sapete che noi lavoratori che
operiamo alla Colacem siamo esposti in prima persona a qualsiasi
forma di contagio da materiali ed emissioni varie, e che quindi più
degli altri ci teniamo alla nostra salute e quella dei nostri
famigliari e concittadini. Ci importa poco se il CDR deve o non deve
essere bruciato, anche noi vogliamo la verità, e ci siamo adoperati
per cercarla in ambienti non politicizzati e strumentalizzati, ci
siamo convinti che a livello emissivo nulla cambia e che i residui
che andrebbero nel cemento non contano nulla per la salute e, alla
fine, ne beneficeranno un domani tutti i cittadini in termini
economici con risparmio sulla bolletta e sulla qualità ambientale,
salvando il territorio dallo scempio dei rifiuti nelle discariche.
Da uno studio accurato del CNR è stato evidenziato che l’aumento
dei casi di tumore in provincia di Lecce è determinato in larga
parte dalle emissioni elevate soprattutto dell’Ilva di Taranto,
della centrale ENEL di Brindisi, e di tutte le altre ciminiere grosse
o piccole situate nel territorio Salentino, tramite i venti che
soffiano prevalentemente nelle zone in questione.
Che dire di tutti
coloro che hanno creato centinaia di discariche abusive con materiali
tossici a cielo aperto, e che protestano in piazza per
l’inquinamento? Ne abbiamo individuato a centinaia, ma vi siete mai
domandati dove le nostre imprese artigianali scaricano i loro rifiuti
industriali inquinanti? Sono tutte in regola? Le acque dei pozzi
artesiani che i contadini utilizzano per innaffiare i prodotti
agricoli sono sane o inquinate? Gli aerei che fanno? Ci buttano
fiori, quando rasentano gli edifici nel loro addestramento
quotidiano? Ecc. ecc.
Noi diciamo. Guardiamoci intorno, ragioniamo,
per una volta facciamo tutti l’esame di coscienza e mettiamo da
parte la politica strumentale e propagandistica, le associazioni
varie e pure la chiesa. Ricordatevi che la cosiddetta politica,
compresa quella ambientalista gira intorno a interessi che alla fine
si ripercuotono negativamente sui cittadini favorendo invece oscuri
progetti di alcuni per scopi personali. Questa è la vera mafia che
cerca di sfruttare l’ignoranza della gente per propri fini.
E’questa la vera democrazia? Convinti di quello che diciamo, siamo
fieri di appartenere ad un’azienda che al contrario di quello che
si dice, si è dimostrata sempre attenta e sensibile al fattore umano
e ambientale. Non abbiamo niente da nascondere, chiunque può
chiedere di visitare l’azienda come fanno le scuole e altre realtà
produttive nazionali ed internazionali che ci fanno l’onore di
prenderci come modello industriale.
È facile accusare di stragi, tumori ecc. quando si vede una ciminiera, ma l’ignoranza purtroppo non muore mai, e noi cittadini ne paghiamo le conseguenze. Se ci confrontiamo con altre realtà simili ci accorgeremmo che altri prima di noi hanno capito che bisogna bruciare meno carbone e petrolio che rappresentano i veri elementi inquinati di CO2 dell’atmosfera, a vantaggio di altre fonti alternative che abbiamo in abbondanza come il CDR in una filiera o ciclo che favorisca industria, ambiente e cittadini, risparmiando anche sulla bolletta energetica nazionale. Chi ha capito questo, ci guarda con indifferenza, avendo saputo affrontare così crisi occupazionali, crescita economica, con conseguente qualità della vita. Anche il governatore della Puglia Nichi Vendola lo ha capito, (vedi intervista su tv puglia).
Pierantonio Serafino
Massimo Attanasi