Galatina - lunedì 27 settembre 2010
Comitato spontaneo di lavoratori e famiglie Colacem

Carissimi concittadini,

siamo un comitato spontaneo di lavoratori della Colacem stanchi di essere attaccati e messi alla gogna come degli untori della peste, e soprattutto strumentalizzati da bugie e falsità che creano solo danni, a noi e a tutta la città di Galatina da partiti e relativi rappresentanti che nell’ultima tornata elettorale amministrativa sono stati sconfitti, e ora risorti grazie alla “Colacem.”

   Vi fidate ancora di loro? Mah! È strana la politica. A sostenere questi signori ci sono le pseudo associazioni ambientaliste che se fossero veramente tali approverebbero il co-incenerimento del CDR nei forni da clinker, come ha fatto “AMBIENTE ITALIA”, la più autorevole organizzazione ambientalista italiana, che ha chiarito scientificamente con dati certi in una conferenza stampa tenuta da tecnici specializzati della stessa Colacem.

   Noi ribadiamo ancora che le maldicenze messe in giro dai politici e ambientalisti locali i quali sostengono che siamo ricattati dalla nostra azienda per difendere il posto di lavoro sono totalmente false e prive di fondamenta.

   Forse, cari cittadini non sapete che noi lavoratori che operiamo alla Colacem siamo esposti in prima persona a qualsiasi forma di contagio da materiali ed emissioni varie, e che quindi più degli altri ci teniamo alla nostra salute e quella dei nostri famigliari e concittadini. Ci importa poco se il CDR deve o non deve essere bruciato, anche noi vogliamo la verità, e ci siamo adoperati per cercarla in ambienti non politicizzati e strumentalizzati, ci siamo convinti che a livello emissivo nulla cambia e che i residui che andrebbero nel cemento non contano nulla per la salute e, alla fine, ne beneficeranno un domani tutti i cittadini in termini economici con risparmio sulla bolletta e sulla qualità ambientale, salvando il territorio dallo scempio dei rifiuti nelle discariche.

   Da uno studio accurato del CNR è stato evidenziato che l’aumento dei casi di tumore in provincia di Lecce è determinato in larga parte dalle emissioni elevate soprattutto dell’Ilva di Taranto, della centrale ENEL di Brindisi, e di tutte le altre ciminiere grosse o piccole situate nel territorio Salentino, tramite i venti che soffiano prevalentemente nelle zone in questione.

   Che dire di tutti coloro che hanno creato centinaia di discariche abusive con materiali tossici a cielo aperto, e che protestano in piazza per l’inquinamento? Ne abbiamo individuato a centinaia, ma vi siete mai domandati dove le nostre imprese artigianali scaricano i loro rifiuti industriali inquinanti? Sono tutte in regola? Le acque dei pozzi artesiani che i contadini utilizzano per innaffiare i prodotti agricoli sono sane o inquinate? Gli aerei che fanno? Ci buttano fiori, quando rasentano gli edifici nel loro addestramento quotidiano? Ecc. ecc.

   Noi diciamo. Guardiamoci intorno, ragioniamo, per una volta facciamo tutti l’esame di coscienza e mettiamo da parte la politica strumentale e propagandistica, le associazioni varie e pure la chiesa. Ricordatevi che la cosiddetta politica, compresa quella ambientalista gira intorno a interessi che alla fine si ripercuotono negativamente sui cittadini favorendo invece oscuri progetti di alcuni per scopi personali. Questa è la vera mafia che cerca di sfruttare l’ignoranza della gente per propri fini.

   E’questa la vera democrazia? Convinti di quello che diciamo, siamo fieri di appartenere ad un’azienda che al contrario di quello che si dice, si è dimostrata sempre attenta e sensibile al fattore umano e ambientale. Non abbiamo niente da nascondere, chiunque può chiedere di visitare l’azienda come fanno le scuole e altre realtà produttive nazionali ed internazionali che ci fanno l’onore di prenderci come modello industriale.

   È facile accusare di stragi, tumori ecc. quando si vede una ciminiera, ma l’ignoranza purtroppo non muore mai, e noi cittadini ne paghiamo le conseguenze. Se ci confrontiamo con altre realtà simili ci accorgeremmo che altri prima di noi hanno capito che bisogna bruciare meno carbone e petrolio che rappresentano i veri elementi inquinati di CO2 dell’atmosfera, a vantaggio di altre fonti alternative che abbiamo in abbondanza come il CDR in una filiera o ciclo che favorisca industria, ambiente e cittadini, risparmiando anche sulla bolletta energetica nazionale. Chi ha capito questo, ci guarda con indifferenza, avendo saputo affrontare così crisi occupazionali, crescita economica, con conseguente qualità della vita. Anche il governatore della Puglia Nichi Vendola lo ha capito, (vedi intervista su tv puglia).


Lorenzo Verardi

Pierantonio Serafino

Massimo Attanasi