VENERDÌ
5 ORE 17.30 GALATINA (Le) – Pal. Della Cultura Sala Contaldo
Convegno
Provinciale
QUALE
ENERGIA PER UN FUTURO SOSTENIBILE?
La
CGIL a sostegno di una legge di iniziativa popolare
PER
UNA POLITICA ENERGETICA SENZA IL NUCLEARE
La
CGIL apre un dibattito con i cittadini della provincia di Lecce per
interrogarsi sulla situazione attuale nel territorio in fatto di
politiche energetiche e su quanto queste favoriscano la diffusione
delle energie da fonti rinnovabili garantendo un futuro sostenibile.
La
CGIL organizza per questo un convegno provinciale che si terrà a
Galatina,
venerdì
5 novembre
a partire dalle ore
17.30,
nella sala “Celestino Contaldo” del Palazzo della Cultura.
Titolo
del convegno: “Quale
energia per un futuro sostenibile? La Cgil a sostegno di una legge di
iniziativa popolare per una politica energetica senza il nucleare”.
Interverranno
Mario
Barberio,
Responsabile Dipartimento economico della CGIL Puglia,
Luca Carbone,
Sociologo dell’ambiente dell’Università del Salento, Giuseppe
Serravezza,
Presidente Lega Tumori,
Antonella Cazzato,
Segretaria confederale CGIL Lecce; coordinerà il dibattito Daniela
Campobasso,
Responsabile Macroarea CGIL Sud Salento.
All’incontro
sarà presentata la
proposta di legge di iniziativa popolare
sulle energie rinnovabili che la CGIL ha depositato in Cassazione il
7 giugno scorso. Anche in provincia di Lecce è stata avviata la
raccolta di firme sulla proposta “SÌ
alle
energie rinnovabili NO al nucleare”
da portare al Parlamento.
Il
disegno di legge è in sintonia con le iniziative che la CGIL
salentina ha messo in campo negli ultimi mesi sulle energie
alternative e la tutela del territorio e raccoglie le proposte
elaborate dal Congresso CGIL 2010 in materia di sviluppo e per una
politica energetica che dia risposte al sistema produttivo e nel
contempo rispetti gli obiettivi europei del 20-20-20 entro il 2020.
Risparmio
energetico e sostegno alle fonti rinnovabili per la CGIL rimangono
prioritari, contrariamente alla politica energetica del Governo
nazionale che si basa essenzialmente su un ritorno a una tecnologia
vecchia e costosa, come il nucleare, e che non ha ancora risolto i
problemi della sicurezza e delle scorie radioattive.
Lecce,
3 novembre 2010