COMUNICATO STAMPA 

Lecce, 21.2.2009

LECCE: OPERAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO CONTRO LO SFRUTTAMENTO

DELLA PROSTITUZIONE DI GIOVANI RUMENE

Nella mattinata odierna agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce in Novoli (LE) e in Montecatini Terme (PT) ,ove è stato coadiuvato dal personale della Squadra Mobile di Pistoia, ha sottoposto a FERMO del P.M. sei cittadini rumeni, tra i quali una donna, in quanto ritenuti tutti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’induzione, al favoreggiamento ed allo sfruttamento aggravato della prostituzione di giovani connazionali, anche minorenni, nonché a vario titolo, anche per i reati di estorsione aggravata, porto abusivo di armi da fuoco e di sequestro di persona, in concorso, in danno di giovane rumena indotta alla prostituzione.

A partire dall’estate dell’anno scorso in Lecce ed in alcuni comuni limitrofi, si era registrato un forte fenomeno di prostituzione su strada da parte di giovani ed avvenenti ragazze provenienti dall’est europeo, in particolare dalla Romania, alcune delle quali anche minorenni.

Le conseguenti investigazioni svolte dal personale della Sezione Contrasto alla criminalità diffusa, straniera e prostituzione della Squadra Mobile della Questura di Lecce, oltre che con le tradizionali tecniche di indagine anche mediante articolata attività tecnica, hanno consentito di individuare l’esistenza di un agguerrito sodalizio criminale a carattere transnazionale finalizzato allo sfruttamento ed al favoreggiamento aggravato della prostituzione, con ramificazioni anche su più parti del territorio italiano.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce, hanno disvelato infatti l’esistenza di una pericolosa organizzazione composta dai sei arrestati che, anche mediante maltrattamenti, violenze e minacce, si evidenziava per la sua capacità di reclutare nel Paese di origine numerose giovani ragazze e quindi di inviarle in Italia, specificatamente a Lecce, per farle prostituire in luoghi e secondo modalità ben collaudate, dopo aver loro trovato anche una adeguata sistemazione logistica.

In particolare, le giovani ragazze rumene avviate alla prostituzione su strada erano controllate dalla donna rumena arrestata la quale, nella duplice veste di sfruttata e di diretta sfruttatrice delle ragazze,aveva anche l’incarico specifico di mantenerne la contabilità dei proventi e di dare conto dei sempre maggiori guadagni attesi al capo dell’organizzazione, con la stessa arrestato nella mattinata odierna. Agli altri componenti del sodalizio criminale era affidato anche il compito di controllo dei luoghi in Lecce ove far prostituire le ragazze in modo da evitare indebite ingerenze da parte di altre prostitute.

Nel corso delle perquisizioni è stata sequestrata anche una pistola emittente scariche elettriche, già emersa nel corso delle indagini in quanto utilizzata per minacciare le giovani prostitute che non erano in linea con gli ordini dell’organizzazione e dei loro capi, nonché documentazione contabile relativa ai guadagni delle prostitute.

L’operazione di polizia giudiziaria in questione è stata denominata “Rottami” in relazione al modo di indicare in maniera sprezzante le giovani ragazze avviate alla prostituzione da parte dei principali sodali.