Galatina, 16 settembre2009 ore 22.08 -
Antonio Bardoscia,
17 anni, galatinese ha perso la vita sotto il ponte della
Tangenziale-est che supera la Strada provinciale 362. Intorno alle 21
procedeva da Sogliano verso Galatina con il suo scooter.
Indossava
il casco che però non è bastato a salvarlo.
Dietro di lui siedeva la sua ragazza, C.R., anche lei con il
casco. Ora è ricoverata in rianimazione al "Vito
Fazzi". Presenta varie fratture scomposte ed ha avuto una forte
contusione toracica. I sanitari del 118, subito accorsi,
l'avevano trasportata all'Ospedale di Galatina. La decisione
di trasferirla a Lecce è derivata dal fatto che le sue
condizioni sono apparse subito critiche. La mancanza al "Santa Caterina
Novella" dell'unità di terapia intensiva post-operatoria ha
suggerito il ricovero nel nosocomio leccese.
E' ancora incerta la dinamica dell'incidente. Da una prima
ricostruzione sembra che lo scooter si sia scontrato frontalmente con
una Citroen Saxo bianca che procedeva in senso opposto ed era guidata
da
R.M.,un ragazzo ventenne uscito indenne dall'impatto. Antonio Bardoscia
sembra sia morto sul colpo. C. R.
è stata sbalzata
dall'urto ed è finita sull'asfalto. Il guidatore
dell'auto è uscito con le sue gambe e non sembra
aver riportato danni fisici. Forse aveva una scheggia in un occhio ma
non è stato ricoverato. Qualcuno ha ipotizzato che dallo
svincolo della tangenziale sia sbucata all'improvviso un'auto e che sia
stata questa la causa della deviazione dello scooter e del
conseguente urto frontale. Si tratta sperò solo di
un'ipotesi non ancora suffragata dai rilievi delle Forze dell'ordine.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e la Polizia di Stato di
Galatina e le ambulanze del 118 di Galatina e di Maglie.
La voce dell'incidente si è subito diffusa in
città e la via per Sogliano è diventata
meta di un vero e proprio pellegrinaggio. Moltissimi i giovanissimi
galatinesi accorsi per avere notizie. Le lacrime si sono mescolate ai
ricordi e ad un silenzio agghiacciante. Antonio frequentava l'Istituto
tecnico commerciale e Chiara, sua coetanea, era passata quest'anno
all'Alberghiero.
Il padre di Antonio, Fernando Bardoscia, ha un bottega di orafo ed
orologiaio in via Umberto I. Adesso è lì seduto
accanto al figlio esanime sotto il ponte della tangenziale, una strada
chiusa al traffico ma continuamente percorsa da auto.