Le lacrime dei ragazzi galatinesi per un amico perduto
C. R. operata è in prognosi riservata ma non è più in rianimazione
Galatina, 17 settembre- Arrivano in piccoli gruppi. Si infilano in silenzio nella Sala degli Angeli e camminano quasi tremando fino alla bara aperta. Antonio Bardoscia li aspetta come sempre, come ha fatto ogni giorno fino alle 21 di un mercoledì maledetto. "Quelli della nostra età si conoscono tutti" -dice una ragazza asciugandosi le lacrime. Ecco perché sembra che tutti i ragazzi di Galatina si siano dati appuntamento accanto alla Chiesa di San Biagio in un pomeriggio che sta diventando sera. Si incontrano e si abbracciano, si consolano a vicenda. "Abbiamo perso un amico che non doveva lasciarci perché era il migliore".
La notizia che  Angela Rotondano, il sostituto procuratore incaricato delle indagini, aveva rilasciato il nulla osta alla restituzione della salma ai parenti si era subito diffusa e già era cominciato il via vai degli amici che volevano vedere Antonio per l'ultima volta.  Era stato Roberto Vaglio, medico legale, a visionare il cadavere su mandato del magistrato.
I Carabinieri di Galatina, intanto, guidati dal maresciallo Alessandro Todaro, stanno cercando, in collaborazione con la Polizia di Stato, di stabilire l'esatta dinamica dell'incidente. Sono confermate la direzione di marcia dello scooter (verso Galatina), guidato da Antonio ma di proprietà di C.R., la ragazza che era seduta dietro di lui, e della Citroen Saxo (verso Sogliano), alla cui guida era R.M., un ventenne galatinese.
Quest'ultimo avrebbe raccontato di aver visto uscire dallo svincolo della tangenziale est,  teoricamente chiusa al traffico, un'auto di colore scuro e che Bardoscia, nel tentativo di scansarla, sarebbe finito con lo scooter contro il parabrezza della sua Saxo. Sarebbe stato lo stesso R.M. a chiamare il 118 dopo aver visto C. R. distesa sull'asfalto ma viva ed averla udita urlare "Antonio, Antonio" con tutto il fiato che aveva in gola.
La ragazza, soccorsa dai sanitari di Galatina, era prima stata ricoverata al "Santa Caterina Novella" ma poi trasferita in rianimazione al "Vito Fazzi". Già nel corso della nottata di ieri era stata sottoposta ad un intervento chirurgico, durato alcune ore, resosi necessario per ridurre due fratture scomposte alla gamba sinistra ed una ad un  polso.
Intorno alle 17.30 C.R. ha lasciato il reparto di Terapia intensiva per essere trasferita in Ortopedia dove le verranno curate le altre fratture non scomposte. E' vigile e collabora con i sanitari. La prognosi rimane riservata.
I funerali di Antonio Bardoscia si svolgeranno nella Chiesa di San Biagio, venerdì 18 settembre alle ore 17.