CICLISTA INVESTITO DA UN'AUTO PIRATA MENTRE ANDAVA AL LAVORO
Veniva da Neviano ed era diretto in Aeroporto passando per la via di Noha
Appello della Polizia a chi può aiutare a rintracciare l'investitore
Galatina, 8 ottobre - Sono le sette del mattino. Sull'incrocio
via Noha, via Don Tonino Bello, via Ugo Lisi arriva un ciclista
proveniente da Noha. Inforca una fiammante bicicletta da corsa ed ha la
divisa professionale. Deve svoltare a sinistra ed, allora, si volta
indietro per vedere se arriva qualcuno. Il semaforo è giallo
lampeggiante ed il ciclista ha diritto di precedenza.
Improvvisamente da via Ugo Lisi sbuca una Punto blu, investe
l'uomo in bicicletta e fugge via.
"Sono rimasto a terra dolorante -racconta Tommaso Resta, 47 anni, maresciallo dell'Aeronautica ed appassionato ciclista- ed
ho urlato a quell'auto di fermarsi. Poi non ho capito più nulla.
So che un signore mi ha soccorso e mi ha portato in Ospedale". (Puoi ascoltare il racconto completo dell'incidente e l'intervista cliccando qui)
Sul posto è intervenuta una pattuglia del Commissariato
della Polizia di Stato di Galatina, diretto dal dottore Giacomo Mirabella.
Dopo i rilievi di rito sono scattate le indagini per l'individuazione
dell'auto pirata. Il ciclista è stato investito in pieno sul
lato sinistro. La bicicletta appariva distrutta. Sulla Punto devono
certamente essere rimasti i segni dell'impatto.
La Polizia rivolge un
appello affinché chiunque abbia visto l'incidente o sia in grado
di fornire qualche particolare che permetta di individuare chi era alla
guida dell'auto investitrice, si faccia vivo. Può chiamare il
Commissariato (0836 638211) anche in forma anonima.
Data l'ora, sembra escludersi che si tratti di uno
studente. Gli occupanti della Punto potrebbero essere state persone che
si stavano recando al lavoro. Sicuramente accanto al guidatore c'era
un'altr passeggero. Non è certo che sul sedile posteriore ci
fosse qualcuno.
Quasi tutti i giorni il sottufficiale di stanza all'Aeroporto "Fortunato Cesari"
inforca la sua bicicletta e percorre i ventidue chilometri che separano
la sua casa di Neviano dal suo luogo di lavoro. Oggi non è
riuscito a raggiungerlo ma non appena hanno saputo dell'incidente, sono stati i suoi colleghi ed il suo Comandante ad andarlo a trovare al "Santa Caterina Novella". Ha moglie e tre figli. "Nessuno di loro però ha la passione per la bicicletta",
Tommaso Resta lo dice, per fortuna, sorridendo. Se la caverà in
venti giorni ma poteva andargli molto peggio. Può essere
che già domani possa lasciare il reparto di Ortopedia e tornare
a casa.
DA QUI SCARICHI L'INTERVISTA A TOMMASO RESTA