ATTACCO SERALE ALLA SEDE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
Galatina, 2 novembre- Non riuscendo ad abbatterla con le
uova hanno impugnato una mazza e l'hanno tempestata di colpi. Nulla da
fare. Il vetro antisfondamento della porta del Circolo di Rifondazione
comunista, in via Toma, ha resistito. I vandali, con la coda fra le
gambe, hanno dovuto accontentarsi di tracciare con lo spray verde un
simbolo che richiama quello di un'organizzazione neofascista della fine
degli anni 70 e di staccare un paio di manifesti.
E' stato Apollonio Tundo,
storico segretario del Partito della rifondazione comunista galatinese,
ad accorgersi dell'accaduto, sabato scorso, intorno alle nove di sera.
Oltre a rendere inservibile il vetro dello spessore di 22 millimetri,
gli ignoti autori del gesto hanno tentato di scardinare la serratura
della porta ma anche quella ha resistito.
"Preoccupa l'orario in cui è avvenuto l'attacco alla sede del nostro partito- dice Roberta Forte, dirigente nazionale di Rifondazione. "Sembra incredibile -aggiunge-
che quando ancora le persone sono in giro si possano compiere
impunemente azioni criminose come quella che è avvenuta ai danni
della Casa della sinistra. La stupidità di chi compie
certi gesti è evidente. Non vorremmo che i continui messaggi
anticomunisti trasmessi ogni giorno da certi organi di informazione
stiano colpendo le menti deboli di poveri emarginati della
società e della politica."
Sull'accaduto stanno indagando gli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Galatina.