L'ULTIMA ORA DI LEZIONE
Galatina, 6 novembre - Se ne stava lì seduto, qualche volta ad
occhi chiusi, e sembrava quasi dormire. Anche oggi, intorno alle 13, Sebastiano Vaglio,
galatonese, bidello della Scuola Media "Giovanni Pascoli", era sulla
sua sedia nel corridoio della terza C. Immobile. E' passato un suo
collega, gli ha dato una pacca sulla spalla ma lui non ha reagito.
Stava già male o forse era già spirato.
Il 118 è arrivato in pochissimi minuti. Anche i Carabinieri,
chiamati dal personale della scuola, sono accorsi subito. I sanitari
gli hanno praticato la defibrillazione ed hanno tentato su di lui tutte
le manovre di rianimazione. Non c'è stato nulla da fare.
Intanto è suonata la campanella dell'ultima ora. I ragazzi sono
stati fatti uscire dalla porta di emergenza e nessuno di loro ha visto
nulla.
"Avranno intuito qualcosa vedendo fuori l'ambulanza- dice Luigi Vergaro, vicepreside -
ma all'interno della scuola non si sono accorti di nulla anche
perché ho immediatamente disposto che nessuno uscisse dalle
aule".
Nel pomeriggio la scuola era aperta. Si stava preparando una mostra di funghi. "Dobbiamo andare avanti - aggiunge il vicepreside con voce triste- la vita è anche questo".
Sebastiano Vaglio era arrivato quest'anno alla "Giovanni
Pascoli" ma i ragazzi gli si erano già affezionati. Aveva un
viso tranquillo. Sembrava stanco ma era ammalato. Da dieci anni era
stato colpito dalla sclerosi multipla. Non guidava l'auto e da Galatone
dovevano accompagnarlo a scuola i suoi parenti. Il più delle
volte era sua cognata, collaboratrice scolastica all'Ipsia Martinez, a
dargli un passaggio in macchina ed è stata lei la prima ad
essere avvertita. "Vieni, Sebastiano sta male", le hanno detto al telefono. Quando è arrivata alla "Pascoli" Sebastiano giaceva già senza vita.