BABY-SITTER DEPRESSA METTE A SOQQUADRO LA CASA
e si chiude in macchina con mutande e reggiseno in mano
Lecce, 16 novembre- Durante la decorsa notte, poco
dopo mezzanotte giungeva presso l’utenza telefonica di pronto
intervento “112” una
richiesta di aiuto da parte di un riservato professionista leccese il quale
riferiva che rincasando in compagnia della moglie trovavano la casa, dove
c’era la figlia di appena sei anni e la baby-sitter chiamata per
l’occasione, messa a soqquadro.
Subito i militari del Nucleo Radiomobile
della Compagnia Carabinieri di Lecce, paventando chi sa quali reati, si sono
portati sul luogo, poco distante dal Comando Provinciale. Giunti sul posto la
situazione è apparsa subito alquanto complessa: tutto era stato rovistato,
cristallerie mandate in frantumi, abiti tirati dagli armadi e sparsi per la
casa, però nulla è stato asportato, nemmeno contanti ed assegni e altri oggetti di valore presenti; nessun
segno di effrazione sulla porta che era però aperta, e la badante sparita.
Per fortuna la bimba era nel suo lettino e attendeva il rientro dei genitori.
Sinceratisi delle condizioni della bambina i militari intervenuti si
mettevano alla ricerca della badante la cui autovettura era ancora nel
cortile antistante l’abitazione. In quel
momento da un’abitazione vicina usciva un ragazzo che lamentava che una
signora recando slip e reggiseno in mano si era introdotta nella sua
autovettura impossessandosi delle chiavi e chiudendosi dentro. Raggiunta l’autovettura i militari
individuavano la baby-sitter, signora quarantenne che già da diversi mesi
collaborava con la famiglia. La stessa sentita in merito all’accaduto
riferiva di essere stata violentata da quattro o cinque estranei introdottisi
in casa, ma queste dichiarazioni naufragavano subito a seguito dell’intervento
di un ambulanza del 118 richiesto dai militari
stessi. Il referto medico escludeva qualsiasi forma di violenza e
diagnosticava solo uno stato di forte agitazione della paziente. A seguito di questa versione, la signora, ascoltata dai
militari, ha fornito numerose altre tutte più o meno farneticanti. Il
proprietario di casa ha sporto regolarmente denuncia e per la signora al di
là del deferimento in stato di libertà per i danni arrecati
nell’abitazione, è scattato un immediato ricovero per trattamento
sanitario obbligatorio avendo egli stessa dichiarato
di attraversare un periodo di depressione e di essere già da tempo in cura
privatamente presso uno psichiatra affetta da una patologia di sdoppiamento
della personalità.