AFGHANISTAN: ARRESTATI PRESUNTI COLPEVOLI MORTE 007 ITALIANO
(ANSA) - KABUL, 24 MAG - I servizi di informazione afghani hanno annunciato oggi l'arresto di sette persone che sarebbero responsabili di numerosi cruenti attentati, fra cui quello spettacolare del 26 febbraio scorso nel centro di Kabul che e' costato la vita a 16 persone, fra cui lo 007 italiano Pietro Antonio Colazzo. In una conferenza stampa, il portavoce del Dipartimento nazionale della sicurezza, Sayed Ansari, ha precisato che le persone sono state catturate nei giorni scorsi e che agivano ''dietro ordini del 'governatore ombra' di Kabul, Daoud Shurkha", che sarebbe nascosto in Pakistan. Un altro degli attentati di cui i sette sarebbero responsabili, ha indicato Ansari, e' quello che sei giorni fa e' costato la vita nella capitale afghana a 18 persone, fra cui sei militari statunitensi ed uno canadese. (ANSA). SAL 24-MAG-10 16:04 NN
Dopo aver precisato che fra gli arrestati vi e' anche un insegnante, Ansari ha spiegato che ''tutti sono stati addestrati nell'altro lato della frontiera (in Pakistan, ndr), per cui e' chiaro che i servizi di informazione del nostro Paese vicino hanno un ruolo nell'addestramento ed il sostegno dei gruppi terroristici''. Nell'attacco del 26 febbraio scorso contro un albergo e due guest-house, i talebani hanno ucciso numerose persone, fra cui molti indiani, e Pietro Antonio Colazzo, un consigliere dell'ambasciata d'Italia a Kabul che si occupava di intelligence. In aprile una targa commemorativa che lo ricorda e' stata scoperta nel giardino della rappresentanza diplomatica italiana nella capitale afghana.


STEFANIA COLAZZO, NULLA POTRA' RESTITUIRMI PIERANTONIO
Galatina, 24 maggio - "Pierantonio amava continuamente il genere umano nella sua totalità. 'Chi sei tu per giudicare un'altra persona?' ripeteva sempre. Ricordati che domani potresti essere tu al suo posto" - Stefania Colazzo ha appena appreso la notizia dell'arresto dei presunti assassini di suo fratello. Non si esprime sul fatto in sé. "Aspetterò che mi diano la comunicazione ufficiale - afferma - ma sicuramente non gioirò perché non mi riporterà indietro nessuno. Io spero solo che i colpevoli riescano a perdonarsi. Se un giorno dovessero liberarsi, se sono soggiogati da qualcuno, io spero che loro, alla fine, riescano a perdonarsi per quello che hanno fatto, per quante vite hanno sacrificato ad un Islam che non è quello vero, non è quello reale".
"Per il resto c'è un fascicolo aperto a Kabul ed uno anche a Roma. L'arresto non è ancora il processo. Vedremo se ci sarà l'azione penale e valuteremo tutto -aggiunge. Verificheremo il coinvolgimento degli afgani, dei pakistani o di altri. Sono tutte notizie da verificare".