Nessuna organizzazione terroristica dietro i numerosi volantini ritrovati nei mesi scorsi nel Salento. I manoscritti, firmati dalle BRIGATE MERIDIONALI PER LA LIBERAZIONE DELL’ITALIA, ovvero NUOVE BR SUD (con stella a cinque punte), erano stati rinvenuti, dalle FF.OO., in seguito a telefonate anonime, giunte presso le redazioni giornalistiche locali, che ne indicavano la presenza in determinati luoghi.
Il contenuto era pressoché lo stesso: minacce nei confronti di esponenti politici con l’invito a dimettersi, perché indegni corrotti e corruttori, sino all’ultimatum di fare intervenire i tiratori scelti per evitare danni collaterali agli uomini delle scorte ed alle persone innocenti.
Il rinvenimento era avvenuto all’interno dei cestini dei rifiuti o nelle cabine telefoniche, un po’ come avveniva ai tempi delle Brigate Rosse.
I carabinieri della Stazione di Maglie a conclusione di una intensa e mirata attività investigativa ne hanno identificato l’autore. Si tratta di un incensurato di 61 anni, originario di Andria (BT), residente nel Salento, già sottufficiale delle FF.AA..
L’uomo, sul cui conto i militari hanno raccolto precisi e concordanti indizi di reità, emersi anche nel corso di una perquisizione, ha già confessato di esserne l’autore e di aver agito da solo. La deposizione è stata raccolta direttamente dal Dott. Antonio De Donno, Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Lecce.
Questi gli episodi, sinora accertati:
il 12 aprile 2010 a seguito di telefonata anonima sull’utenza 117 della G.d.F. di Lecce, è stato rinvenuto in Maglie dalla locale G.d.F. un volantino a firma “Nuove BR SUD con stella a 5 punte, lasciato all’interno di un cestino di rifiuti, contenente minacce nei confronti della famiglia del Ministro Raffaele Fitto;
il 22 aprile 2010 a seguito di telefonata anonima sull’utenza del Nuovo Quotidiano di Puglia sede di Lecce, è stato rinvenuto dalla Digos della locale Questura un volantino lasciato all’interno di cestino dei rifiuti in via Tafurio. Il manoscritto conteneva minacce nei confronti degli esponenti del governo e di tutta la classe politica. Era firmato “Brigate Meridionali per la liberazione dell’Italia”;
il 03 maggio 2010 la telefonata anonima, questa volta, giungeva sull’utenza della redazione dell’emittente televisiva Telenorba di Lecce. Il volantino, così come segnalato, è stato rinvenuto dai Carabinieri del Reparto Operativo di Lecce nel cestino dei rifiuti situato in via Imbriani, nei pressi della scuola media Q.Ennio. Il manoscritto conteneva minacce nei confronti di esponenti del governo e di tutta la classe politica. Era firmato “Nuove Brigate Meridionali per l’Italia libera”;
il 10.05.2010 a seguito di telefonata anonima sull’utenza della Redazione dell’emittente televisiva di Telenorba di Lecce, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Casarano trovavano, in un cassonetto della spazzatura ubicato nei pressi del locale Ospedale, un volantino contenente minacce nei confronti del Governo e di tutta la classe politica un volantino a firma delle “Nuove Brigate Meridionali per la liberazione dell’Italia Libera”;
il 17 maggio 2010, in seguito a telefonata anonima giunta sull’utenza della Redazione di Telenorba di Lecce, la Digos della Questura di Lecce rinveniva un volantino lasciato all’interno di una cabina telefonica ubicata in Lecce, via Leuca. Il manoscritto conteneva minacce nei confronti di esponenti politici nazionali di vari partiti ma anche un’espressione di vicinanza al dolore per i due militari italiani caduti nella stessa giornata in Afghanistan a firma “Nuove brigate Italia Libera-Unita”;
il 24 maggio 2010 una telefonata anonima che segnalava la presenza di un ennesimo volantino, preveniva nuovamente sull’utenza della Redazione di Telenorba di Lecce, La Digos della Questura di Lecce rinveniva il manoscritto all’interno di un cestino di rifiuti, nei pressi della locale Piazza Mazzini. Il volantino, oltre alle minacce, questa volta conteneva anche un ultimatum. Alla sua scadenza fissata il 30.06.2010 avrebbero agito i tiratori scelti appartenenti a “Nuove brigate Italia Libera-Unita”;
il 23 giugno 2010, in Maglie, i Carabinieri rinvenivano un volantino lasciato sul tergicristallo posteriore dell’autovettura del Sindaco che veniva “invitato” ad abbandonare l’impegno politico entro il 30 giugno 2010. Seguiva la rivendicazione con telefonata anonima, lo stesso 23 giugno, presso l’emittente televisiva Telenorba di Lecce.
L’indagato è accusato, al momento, del reato di tentata violenza privata.