MARE
SICURO 2010 - RESOCONTO DELL’ATTIVITA’ DELLA GUARDIA COSTIERA DI
GALLIPOLI NEL MESE DI GIUGNO
Tenuto
conto, da un lato, dell’elevato valore naturalistico, culturale,
ambientale e sociale del litorale salentino, della delicatezza
dell’ecosistema e della intensissima fruizione dello stesso per
finalità turistiche, ricreative, balneari e culturali, dall’altro
della correlata esigenza di porre in essere azioni preventive di
polizia marittima, che possano scongiurare pregiudizio per la
sicurezza della navigazione marittima e per la salvaguardia della
vita umana in mare – la Capitaneria di porto – Guardia Costiera
di Gallipoli, sin dai primi del mese di Giugno, ha intensificato la
propria presenza in tutti i settori di interesse, ottenendo risultati
di tutto rispetto, in termini di sanzioni elevate a dispetto del
carattere prioritariamente preventivo delle attività di vigilanza e
controllo poste in campo.
Tradotto
in numeri, il consuntivo dell’attività può essere così
riassunto.
Nel
solo mese di giugno, sono state elevate n. 37 sanzioni amministrative
e n. 3 denunce all’Autorità Giudiziaria.
Tale
trend ha visto un notevole incremento nella prima decade del mese di
luglio, attestandosi, in soli 10 giorni di attività, sugli stessi
numeri, con un aumento, quindi, del 300%; incremento dovuto,
ovviamente, all’aumento del flusso dei turisti registrato in questo
arco temporale.
In
particolare, nel periodo in questione, sono stati elevati :
- n.
26 verbali per violazione di norme sulla filiera della pesca (dei
quali n. 12 per violazione delle norme sulla tracciabilità dei
prodotti e n. 4 per cattiva conservazione). Di particolare rilievo,
in un caso, il sequestro di pesce proveniente dalla pesca sportiva e
commercializzato, laddove la norma vieta la vendita del prodotto
della pesca sportiva, in un’altra occasione, il sequestro di 350
ricci commercializzati senza licenza del comune competente, ed
infine il sequestro di 200 ricci e delle bombole per un pescatore
sportivo subacqueo.
- Per
violazione delle norme di sicurezza balneare contenute
nell’ordinanza di questa Capitaneria di porto e di quella di
Otranto sono state elevate n. 20 sanzioni amministrative (delle
quali n. 13 per navigazione in zona riservata alla balneazione e n.
3 a carico dei bagnini per inosservanza delle norme del servizio di
salvamento).
- 13
sono state le sanzioni amministrative elevate a carico di
altrettanti diportisti (nella maggior parte dei casi (n. 8) per
mancanza di documenti a bordo).
- Infine
n. 2 notizie di reato per danneggiamento ambientale e n. 6 notizie
di reato per occupazione abusiva di demanio marittimo; di queste
ultime n. 2 a carico di concessionari di strutture balneari di
Gallipoli per l’ampliamento abusivo dell’arenile destinato alla
posa di attrezzature balneari, che ha comportato, in un caso, il
sequestro di 9 ombrelloni e 5 sdraio, e, nel secondo caso, accertato
nella giornata di ieri, al sequestro di 26 ombrelloni, 54 lettini e
8 sdraio.
Dall’analisi
dei numeri forniti balza, di tutta evidenza, anche il dato,
fortemente indicativo, relativo alla violazione della norma,
contenuta nelle ordinanze balneari delle Capitanerie di Gallipoli e di Otranto, che istituisce la zona riservata alla
balneazione e, in quanto tale, vietata alla navigazione, ovvero la
fascia di mare profonda 200 mt. dalle spiagge e dalle scogliere basse
e 100 mt. dalle scogliere a picco. Ebbene, in tutti i casi
sanzionati, è emerso che detti comportamenti sono posti in essere o
per superficialità oppure per ignoranza della norma da parte dei
diportisti responsabili.
Da
qui la viva raccomandazione per tutti di informarsi, sempre e
costantemente, prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività,
diportistica piuttosto che balneare, sportiva o professionale, per
evitare che il proprio comportamento irrispettoso delle norme possa
essere causa di pericolo per la vita degli altri.
A
tal proposito si ricordano il numero 1530 per l’emergenza in mare
ed il sito istituzionale www.guardiacostiera.it
per ogni utile informazione sulla costa ed in mare.