La conferma dal medico legale
E' stata la caduta la causa della morte
Galatina, 20 agosto - Un
profondo trauma cranico. Sarebbe stata questa la causa della morte di
Giulio Contaldo. L'ispezione della salma effettuata questa mattina da
Alberto Tortorella, il medico legale a cui Stefania Mininni,
sostituto procuratore di turno, aveva ieri affidato il caso,
avrebbe dato questo risultato inequivocabile. Cadendo da un'impalcatura
probabilmente instabile, Giulio avrebbe prima sfondato un lucernaio a
vetri della casa adiacente a quella del fratello e poi avrebbe
picchiato violentemente il capo sul pavimento del piano terra.
Da un anno e mezzo era dipendente della ditta Interfrutta di Lecce ma
la sua passione erano i lavori edili. Era un bravo piastrellista e
sapeva anche pitturare bene. Era sempre pronto ad aiutare tutti ma non
era un imprudente. In molti sono convinti che la sua morte sia dovuta
ad una tragica fatalità. I figli a cui la notizia è stata
tenuta nascosta per molte ore non sanno darsi pace. La moglie
è una donna distrutta.08
I funerali si terranno il 21 agosto alle 16 e 30 partendo dalla sala degli Angeli.
Stava aiutando il fratello a dipingere un muro
Muore cadendo dal primo piano
Galatina, 19 agosto -Giulio Contaldo,
42 anni, stava aiutando il fratello Fernando a completare un gazebo
nella sua casa di via Noha 110 quando, per cause ancora da accertare,
è precipitato dal primo piano ed è morto sul colpo.
Improvvisamente in un pomeriggio assolato e caldo il silenzio
è stato rotto da urla disperate. Erano circa le 17 e 40, i
vicini sono accorsi da tutte le vie intorno. Persino in via Montenero
sono arrivati i gridi di aiuto.
Qualcuno ha chiamato il 118, probabilmente lo stesso
Fernando, ma quando i sanitari sono giunti sul posto non c'era
più nulla da fare. Giulio sembra fosse su un'impalcatura di
fortuna e stesse aiutando il fratello a dipingere un muro ed a prendere
delle misure. Deve aver perso l'appoggio ed è finito su un
lucernaio della casa disabitata al pianterreno al numero112. Ha
battuto la testa e si è rotto l'osso del collo. La morte deve
essere stata istantanea. Per almeno mezz'ora l'ambulanza, accorsa
sul posto in codice rosso, ha bloccato la strada. Il traffico è
stato deviato dalla Polizia locale mentre i Carabinieri svolgevano
tutti gli accertamenti del caso. Il magistrato di turno, Stefania
Mininni, ha disposto il trasporto della salma nella sala
mortuaria del "Vito Fazzi" affinché possa essere effettuata
l'autopsia.
"Era un grande lavoratore. Non aveva altri vizi che il
lavoro". Così lo ricordano tutti. Giulio Contaldo lascia la
moglie, Loredana Colazzo, e due figli di 10 e 15 anni. Aveva vissuto a
lungo in Germania da cui era rientrato dieci anni fa. Si era adattato a
fare molti lavori (piastrellista, pittore, giardiniere) ma da qualche
tempo faceva l'autotrasportatore.