Coraggioso galatinese fa arrestare il giovane concittadino che lo aveva rapinato
Galatina, 12 ottobre - Erano circa le 9 quando i Carabinieri, diretti dal maresciallo Alessandro Todaro, a seguito di una attività di indagine e di una
querela presentata da parte un anziano
signore, traevano in arresto, in ottemperanza ad un fermo
di polizia giudiziaria, Antonio Vadruccio, 28 anni, galatinese, gia’ noto alle forze dell’ordine.
A mezzanotte e mezza circa, l’attenzione dell'ultra
sessantenne residente nella zona alta della città, veniva catturata da
alcuni rumori
provenienti dal proprio giardino. Allarmatosi, si recava all’esterno
della propria abitazione per verificare cosa stesse accadendo. Giunto
sul posto si accorgeva della presenza di un ragazzo intento a svellere
alcuni tubi di ferro posizionati dal
proprietario, a mo' di grata, a protezione di una finestra, al fine di
evitare che malintenzionati vi potessero entrare.
A quel punto il
ragazzo, constatata la presenza del proprietario, si dava a
precipitosa fuga. Circa 10 minuti più tardi, però, non
soddisfatto, il giovane, a volto scoperto, completava quanto iniziato
poco prima, riuscendo a togliere i tubi posizionati a protezione
della finestra ed entrando attraverso la stessa nell’abitazione
dell’anziano.
Usando un tubo portato
con sé all’interno dell’appartamento, minacciava l'anziano
intimandogli di consegnargli i soldi che aveva. La risposta negativa
del padrone di casa irritava il Vadruccio che spingeva l'uomo contro
alcune sedie procurandogli lievi lesioni.
Nella concitazione, il giovane si
accorgeva della presenza di un portafogli lasciato sul tavolo, e se ne
appropriava. All’interno, sembra ci fossero però solo 10 euro.
Il giovane, poi, si dava a precipitosa fuga, non prima
però di aver minacciato l’anziano di ritorsioni se si fosse recato dalle forze
dell’ordine per denuciare l’accaduto.
In
mattinata, l’anziano signore si rivolgeva comunque ai militari
della stazione di Galatina per raccontare l’accaduto. I Carabinieri, si recavano, allora, presso l’abitazione del ragazzo e lo
sottoponevano a fermo di polizia giudiziaria. A seguito di
perquisizione domiciliare rinvenivano e sottoponevano a sequestro gli
indumenti utilizzati dallo stesso giovane per l’atto violento.
Il Vadruccio, su disposizione dell’autorità giudiziaria. di turno, veniva, dopo le
formalità di rito, associato presso la casa circondariale di Lecce.