Cara Valentina,
il nulla che ci circonda, il teatrino desolante di una politica legata sempre più ad interessi particolari, se non sempre più spesso personali, il bene comune utilizzato come pretesto per soddisfare quello privato, sicuramente annientano la speranza, ma allo stesso tempo dovrebbero alimentare la rabbia,  l'indignazione e stimolare l'azione di tutti quelli, giovani e non, che non  si  rassegnano ad essere utilizzati come carnE da macello, che permette la realizzazione di giochi altrui.
Tu parli di speranza, ma io credo che non ci si possa più permettere di sperare che qualcun'altro o qualcos'altro raddrizzino la rotta di una nave alla  deriva. al contrario, credo che ognuno debba trovare il coraggio di mettersi  in  gioco e fare la propria parte per smascherare un sistema marcio sin nella sua essenza.
In realtà ci vuole coraggio per non rassegnarsi e per gridare forte che "il re è nudo", ci vuole quel coraggio e quella spudoratezza - certo più presente nei giovani, ma che non abbandona mai le persone oneste e coerenti con i propri principi - che rende incapaci alla rassegnazione, che stimola alla partecipazione attiva come unico vero spazio per l'esercizio della democrazia.
Quindi, non cadere nell'errore di cercare qualcuno che aiuti i giovani a capire quale sia la strada giusta, ma cercala da te e coinvolgi nella ricerca le persone che hai accanto, i ragazzi della tua età e non solo, avendo
come unico faro l'interesse della collettività.
L'antidoto all'indifferenza dominante è l'abbandono dell'"io", per entrare nella dimernsione del "noi", in cui nessuno possa sentirsi solo nel denunciare l'ipocrisia di una pseudo classe dirigente, che ha ridotto la politica ad un mezzuccio con il quale soddisfare i propri affari personali, senza più distinzione di colori politici, di ideali, di progetti.
La mia naturale incapacità alla rassegnazione, non mi consente di capire come davanti a tanto squallore, come giustamente dici tu, le tante persone oneste e consapevoli non si mobilitino per mettervi fine, per defenestrare gli improbabili politici, abili giocatori di risiko, e prendere in mano le redini della cosa pubblica, e, quindi, della propria vita, restituendo alla Politica la sua dignità.
Per sovvertire le cose è necessario che le tante coscienze vigili e cosapevoli, come la tua, si mettano insieme, credano in se stesse e nei valori dell'onestà, della partecipazione e della solidarietà socale, e, forti delle proprie idee, si attivino per recuperali e realizzarli, senza la paura di sentirsi Don Chisciotte.
Tutti insieme in prima fila, animati dalla condivisione della forza delle nostre idee, non avremo bisogno di avere le spalle coperte da nessuno che pensi e decida per noi, ma saremo liberi di capire e autodeterminarci, smettendo di essere gli utili idioti, che in silenzio, consentono  lo smantellamento del sistema democratico.
Galatina, 9.8.2009
                                                                                                                                                                                                                                                     Roberta Forte