O graziosa luna, io mi
rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia
a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta
la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio,
alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né
cangia stile,
O mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il
noverar l'etate
Del mio dolore. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil,
quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar
delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!
Quale in notte
solinga,
Sovra campagne inargentate ed acque,
Là 've zefiro aleggia,
E
mille vaghi aspetti
E ingannevoli obbietti
Fingon l'ombre lontane
Infra
l'onde tranquille
E rami e siepi e collinette e ville;
Giunta al confin
del cielo,
Dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno
Nell'infinito
seno
Scende la luna; e si scolora il mondo;(...)
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che
fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti;
indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni
calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste
valli?
(...)
Forse s'avess'io l'ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle
ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Più felice sarei,
dolce mia greggia,
Più felice sarei, candida luna.
O forse erra dal
vero,
Mirando all'altrui sorte, il mio pensiero:
Forse in qual forma, in
quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
È funesto a chi nasce il dì natale.
Ma qual'è il profumo, l'essenza della luna? Ho, purtroppo, continuato a cercare sul web ed ho trovato la "polvere da sparo".
Come si spiega questo strano odore?
La polvere da sparo è composta da
nitrocellulosa e nitroglicerina, che sulla Luna non sono affatto presenti: la
roccia selenica è composta per la maggior parte da quarzo, un poco di ferro,
calcio e magnesio. Il caratteristico odore potrebbe svilupparsi in seguito
all’interazione della polvere con il vento solare, un flusso di particelle
cariche proveniente dalla nostra stella: colpendo il suolo lunare, queste
particelle potrebbero liberare atomi e molecole responsabili della particolare
esalazione. Quando gli astronauti portavano i campioni lunari all’interno del
modulo, con tutta probabilità l’aria calda faceva evaporare queste particelle
diffondendo “l’aroma” nell’ambiente.
Di questo profumo lunare non è rimasto
nulla: i materiali trasferiti sulla Terra non mostravano più questa
caratteristica. Probabilmente il fenomeno si esauriva tra la raccolta dei
campioni e il momento in cui venivano stivati nel modulo
lunare.