PIOVE NEL REPARTO OPERATORIO
DEL SANTA CATERINA NOVELLA
Galatina, 23 ottobre - Con l'ombrello sul lettino del chirurgo. Per fortuna non si è arrivati a questo, oggi, nell'Ospedale di Galatina ma certamente si è vista l'acqua venire giù dal cielo appeso del reparto operatorio. E' "piovuto" in tre locali, nati come "nuove" sale alla fine degli anni novanta e mai entrate in funzione come tali. Uno di questi è utilizzato nei casi in cui un paziente entra in coma e deve attendere che si liberi un posto nei reparti di rianimazione della provincia. C'è un lettino ed alcune macchine. Oggi sono stati aggiunti i secchi per raccogliere l'acqua. Le altre due stanze sono adibite a deposito di attrezzature e medicinali. Alcuni di questi sono stati portati fuori in tempo. Altre scatole si sono bagnate.
Già un mese fa in un corridoio si erano viste delle gocce cadere dalle condotte di aerazione sostituite a fine agosto. Dopo le segnalazioni sembra che nulla sia stato fatto per eliminare le infiltrazioni. Sembra che, in mattinata, i primari, esasperati dalla situazione, abbiano scritto una lettera di protesta alle Direzioni sanitaria e tecnica della Asl.
"Siamo intervenuti con provvedimenti provvisori- chiarisce Luigi Muci, direttore amministrativo del "Santa Caterina Novella"- Il problema è nel lastricato solare su cui sono collocate le macchine dell'impianto di condizionamento. Le loro vibrazioni aprono delle microfessure da cui entra l'acqua. Ho dato disposizione al nostro geometra affinché lunedì intervenga con il  fabbro e faccia proteggere le condotte con delle grondaie che allontanino l'acqua dai punti di ingresso delle condotte". "Stiamo andando avanti con interventi tampone perché il reparto operatorio deve essere rimesso a nuovo e non sembra corretto spendere troppi soldi in opere che poi devono essere demolite", aggiunge.
   Quello dell'acqua dal tetto è solo l'ultimo, in ordine di tempo, dei problemi delle sale operatorie dell'Ospedale di Galatina. Quando, un paio di settimane fa, le temperature si sono abbassate improvvisamente non c'è stato verso di riscaldare il reparto. I chirurghi hanno operato con temperature intorno ai 15 gradi centigradi. Tutto il personale medico e paramedico ha preso il raffreddore ed ha perso la voce. Gli ammalati sarebbero stati riscaldati con guanti da chirurgo riempiti di acqua calda. Il problema è nell'impianto di aereazione la cui temperatura non si riesce a regolare automaticamente ma occorre agire manualmente. L'aria è filtrata, è asettica ma farle raggiungere la temperatura giusta è una scommessa. 
Qualcuno comincia a chiedersi se i lavori  di sostituzione delle condotte, fatti fra fine agosto ed inizio settembre, siano mai stati collaudati e se i collaudi abbiano avuto esito positivo. Si assiste, intanto, ad un strano silenzio dei politici galatinesi che sembrano ormai non alzare più neanche un dito a difesa di un Ospedale che fu e potrebbe tornare ad essere un fiore all'occhiello della sanità salentina.

Secchi nel reparto operatorio