Una cena che unisce nord e sud Italia 
dalla Franciacorta di Ricci Curbastro al Salento d’eccellenza della Santi Dimitri

La cena porta in scena le peculiarità del Salento con una fuga di apertura in Franciacorta e il Brut di Ricci Curbastro e alcune delle migliori eccellenze e creatività della terra pugliese come Salvatore Toma, uno dei 60 ambasciatori del cacao nel mondo. giovane, cioccolatieri di Maglie, cresciuto da sempre nel mondo dell’artigianalità nel piccolo laboratorio del padre Pippi Toma,. Daniele Marsano del Pastificio del Duca di Parabita, che dai concerti e le tournèe ha deciso di dedicarsi alla creazione di paste artigianali di eccellente qualità, Un maestro pastaio che usa i migliori tipi di grano ad alto tenore proteico e che regalano alle paste quel bel colore giallo crema. Il suo processo di produzione non supera mai, ne va al di sotto dei 37 gradi. La temperatura del sole, come lui ama definirla, della vita, facendo essiccare lentamente la pasta per alcuni giorni. Ed ecco prelibatezze come le casarecce al Primitivo da gustare con un filo d’olio, scagliette di pecorino e prezzemolo tritato o le Sagne ncannulate trafilate ai ferri. E ancora i caciocavalli di bufala della Masseria San Biagio di Calimera o il capocollo e le salsicce di Giuseppe Cervellera del presidio Slow Food di Martina Franca. Le friselline al farro, le tipiche pucce salentine con e senza olive, realizzate dal nostro mastro fornaio Roberto Notaro. Immancabili i vini Santi Dimitri che spaziano dal premiato Aruca Rosato con la medaglia d’argento della Selezione del Sindaco fino al gourmet dai legumi ai cereali, dalle gelatine di mosto di Negroamaro ai patè. Per chiudere con i deliziosi “Dolcidivini” di Toma creati con il nostro passito Serra dei Santi.
                                                                                                                                                                    
                                                                                                                                                                             

CUORE DIVINO: 120 CUORI ROSSI A FAVORE DEI BIMBI DEL TIBET

Un libro che muove i primi passi al Vinitaly e in 120 scatti ritrae i maggiori protagonisti del vino

Cuoredivinowww.cuoredivino.it – è l’ultimo progetto editoriale a scopo umanitario realizzato da tre grandi donne: Enrica Bortolazzi, Laura Bresciani e Giuliana Zaglio che con Photoevents di Brescia, da anni sostengono il Tibetan Children Village di Darhamsala. Il libro, la cui prefazione è stata scritta dal ministro Gelmini, sarà presentato a livello nazionale durante la cena di gala del 3 dicembre al Regina Baglioni Hotel di Roma, è destinato a raccogliere fondi per i bambini esuli tibetani, tutt’ora in India del nord, per sostenere l’acquisto di abiti e scarpe; per ristrutturare gli alloggi sempre sottoposti all’umidità dei monsoni asiatici e contribuire alla loro istruzione. Un libro testimonianza che ha coinvolto, da nord a sud della penisola, nomi storici, noti e meno noti del mondo del vino. Da Pia Berlucchi – presidente nazionale dell’Associazione Donne del Vino e carismatica portavoce delle cantine Fratelli Berlucchi – a Vincenzo Vallone alla guida della salentina Santi Dimitri, che ha sposato il progetto e deciso di sponsorizzare questa cena, riunendo alcune delle peculiarità e nomi protagonisti dell’eccellenza salentina come Salvatore Toma, giovane maestro cioccolatiere e pasticcere, fra i 60 ambasciatori del cacao nel mondo, che ci farà gustare delle mousse create con il nostro aleatico. Per la cena saranno presenti i sapori del capocollo e della salsiccia di Martina Franca, oltre ai nostri vini, alle gelatine e il gourmet Santi Dimitri. Il libro riunisce nomi come Riccardo Ricci Curbastro, altro grande personaggio della Franciacorta, anche lui entusiasta promotore di CuoreDivino, infatti partecipa con il suo Franciacorta brut. Marco Trimani, titolare della più antica enoteca di Roma. Vito e Sergio Paternoster, il Marchese Lamberto Frescobaldi, il Principe Francesco Spadafora. E ancora giornalisti del calibro di Nereo Pederzoli, Luciano Pignataro, Franco Ziliani, Anna Pesenti, Paolo Massobrio. Enologi come Giuseppe Pizzolante Leuzzi, il papà di molti vini salentini. Questi alcuni dei 120 protagonisti ripresi negli scatti di Carlo Mari. Foto d’autore, volutamente in bianco e nero, dove l’unica nota di colore è affidata al rosso di un simbolico cuore che, in simpatiche e svariate grandezze, strizza l’occhio emergendo dal taschino delle giacche, declinato in bracciali e collane e nei tanti peluche tenuti tra le mani dai famosi protagonisti. Vignaioli, enologi, sommelier e giornalisti d’Italia che della cultura del vino hanno fatto la loro ragione di vita e che, in brevi e significativi testi, si raccontano trasmettendoci questa grande passione con i loro ricordi e i loro aneddoti.