Parlano i genitori di Leuccio Rizzo, scambiato per il subcomandante Marcos
"Orgogliosi di nostro figlio ma molto preoccupati"
Galatina, 1 aprile - L'ultimo contatto con mamma Lucetta e con papà Antonio l'ha avuto ieri sera. Li ha chiamati al telefono e li ha tranquillizzati. "Sto bene non preoccupatevi - ha detto loro con voce pacata - I problemi legati a quella foto si stanno risolvendo". Leuccio Rizzo, 38 anni il 2 maggio prossimo, galatinese, per alcuni giorni ha involontariamente prestato il suo volto al sub comandante Marcos. Un' immagine che lo ritrae con la barba ed un cappellino in testa ha fatto il giro del mondo. Il giornale messicano Reforma ha
sbattuto in prima pagina la sua foto spacciandola per quella del
leader zapatista, per la prima volta, senza passamontagna.
Ad accorgersi dell'incredibile errore è stato un amico di Leuccio che abita a Montesano Salentino. L'ha vista pubblicata sul sito di Repubblica ed
ha subito chiamato a Galatina per avvertire del fatto. Era mezzanotte
di sabato scorso quando in casa Rizzo è suonato il telefono. La
signora Lucetta è rimasta esterrefatta ma non si è persa
d'animo. E' andata subito a controllare sul televideo, scoprendo che
non le stavano raccontando sciocchiezze. Con l'amico, poi, hanno
stabilito di chiamare la Farnesina. Al ministero degli Esteri hanno
consigliato di contattare subito l'ambasciata italiana in Messico.
C'è prima stato uno scambio di email con Città del
Messico poi una serie di telefonate con la famiglia (l'ultima è
di ieri sera). Le autorità diplomatiche italiane si sono,
quindi, adoperate per chiarire la vicenda. Parallelamente anche un
altro amico ed un cugino di Leuccio avevano contattato il Ministero
degli Affari esteri e fornito tutti gli elementi necessari a
smentire senza ombra di dubbio la notizia data da Reforma.
Le autorità governative messicane hanno preso
atto della verità. Sembra che, dopo Pasqua, partirà una
campagna informativa curata dagli stessi volontari dell'Organizzazione non governativa
a cui appartiene il giovane galatinese. Intanto in Italia è
stata la Gazzetta del Mezzogiorno a rendere pubblica questa
incredibile vicenda.
Leuccio Rizzo
opera nel Chapas da un paio d'anni. Si è laureato in Economia e
commercio a Bari dopo aver conseguito il diploma di perito
informatico presso l'Istituto tecnico industriale di Galatone.
Prima di scegliere la via del Sud America ha lavorato per alcuni anni a
Parma.
"E' una persona molto generosa e preparata - afferma chi lo conosce bene- Sta sempre dalla parte degli ultimi e cerca di tradurre in fatti concreti le sue convinzioni politiche".
"Siamo tanto orgogliosi di lui per quello che fa -dice Antonio, il padre di Leuccio mentre guarda la moglie che ha già gli occhi lucidi- Lo scriva, lo scriva ma aggiunga anche che siamo tanto preoccupati per lui".