UN GALATINESE CHE HA ONORATO LA SUA TERRA A KABUL
Galatina, 26 febbraio - Pierantonio Colazzo,
48 anni, galatinese, Consigliere diplomatico presso l'ambasciata
d'Italia a Kabul, è rimasto vittima di un attentato terroristico
nella capitale afgana. A Galatina vive sua sorella Stefania, avvocato
con due figli ed il marito Luigi Greco. Quando la notizia si è diffusa in città,
nella via del centro in cui abita si sono riversati numerosi amici e
parenti. L'ingresso della casa è presidiato dai Carabinieri e la
Polizia Locale devia il traffico. I giornalisti, i cameramen ed i
fotografi sono stati tutti allontanati dall'ingresso dell'abitazione.
Pietro Antonio, mancava da Galatina da molti anni. Era sempre in giro
per il mondo. Gli amici lo ricordano come una persona impegnata e molto
in gamba. Da molti anni aveva perso entrambi i genitori. Il padre Ninì
era un applicato di segreteria della scuola elementare del I circolo.
Era un vero leader. I tanti ricordi dei compagni della terza C del Liceo Classico "Pietro Colonna"
"Quando la notizia ha cominciato a cricolare da tutta Italia sono partite innumerevoli telefonate. Ci siamo rintracciati tutti
e ci siamo parlati increduli. La nostra era una classe molto unita" - Antonio Giustizieri è stato per anni compagno
di banco di Pierantonio. Ora vive a Napoli.Parla a bassa voce e deve interrompersi spesso perché ha un groppo in gola
che non gli consente di proseguire.
"E' come se avessi perso un fratello - dice. Ci eravamo visti l'ultima volta a gennaio di quest'anno. Lui era di passaggio
a Napoli e siamo riusciti ad incontrarci. Era una persona speciale che faceva delle cose importanti e ignote a tutti.
Non raccontava mai nulla del suo lavoro. So solo che era stato nell'Oman e poi a Kabul. Parlava l'arabo correntemente.
Aveva sempre avuto la passione per le lingue. Al liceo sembrava che l'inglese fosse la sua seconda lingua madre.
Per tradurre dal latino o dal greco non aveva bisogno del dizionario". La telefonata si interrompe qui. Le lacrime
impediscono a Toni di proseguire.
Una sua compagna che non lo vede da moltissimi anni ed oggi insegna al "Colonna" risale con la memoria ai tempi delle
interrogazioni in storia dell'arte con il professore Luigi Vantaggiato. "Ho avuto come un flash - racconta. Mi è sembrato
di vederlo ancora ripetere la lezione in attesa di andare davanti alla cattedra. Era sempre preparato.
Scherzava con tutti ma aveva una serietà di fondo che non lo abbandonava mai".
"Una persona fantastica, una persona preparatissima, una persona discreta, una persona umile,
una persona brava, una persona buona" . Un'altra amica di scuola molto legata a Pierantonio ed alla
sorella Stefania non dice altro e corre via.
Alberto
Capuano, commissario Straordinario del comune di Galatina è in
contatto con l'unità di crisi della Farnesina
e con la nostra rappresentanza nella capitale afgana. Nel pomeriggio si è recato a casa della sorella dell'eroe di Kabul
per esprimere tutto il cordoglio della Città. Non si sa ancora quando la salma di Pierantonio giungerà in Italia.
Antonio Minardi, dirigente del "Pietro Colonna", ricostruisce la carriera scolastica di Pierantonio e rende l'omaggio
dell'Istituzione scolastica ad un allievo di cui va fiera