C. Alejandro Junco de la Vega.
Direttore del giornaliera Reforma.
San Cristóbal de las Casas, Chiapas, Messico; 31 marzo 2010
Sulla base del diritto di replica, la sollecito a pubblicare il presente testo nel suo giornale in base alle seguenti considerazioni:
Lo scorso 27 marzo è stata pubblicata sul vostro giornale la notizia dal titolo “Desencapuchan al Sub Marcos“, nella quale si danno informazioni e si esibiscono fotografie della mia persona assicurando che sia il Subcomandante Insurgente Marcos dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, cosa che causa danno alla mia persona dato a si tratta di un’informazione falsa e calunniosa.
Riferendo informazioni presumibilmente rivelate da “un autodefinito ex miliziano zapatista” che si presume vi abbia consegnato “un documento di 83 pagine“, dove si assicura che: “… nelle numerose foto che accompagnano il documento elaborato dal disertore si vedono diversi comandanti dell’EZLN, collegamenti e stranieri si presumibilmente membri di ETA. Sono fotografie di volti e corpi interi e nella maggioranza dei casi, le didascalie li descrivono con soprannomi e con i numeri dei telefoni cellulari.”
Bene, perché risulta che sia la foto che appare sulla prima pagina del suo giornale della persona col volto scoperto, vicino a quella del Subcomandante Insurgente Marcos dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale coperto con il passamontagna, sia le due delle foto che appaiono a pagina 7, con le didascalie nelle quali si legge testualmente: “Rafael Sebastián Guillen Vicente, meglio conosciuto come il Subcomandante Marcos…”, sono le foto del volto di chi sottoscrive la presente lettera.
Riconosco la mia solidarietà ed ammirazione incondizionata all’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale per la difesa che compie dei diritti dei Popoli Indigeni, al Subcomandante Insurgente Marcos come Rivoluzionario, così come alle comunità zapatiste per il loro coraggio e resistenza nel processo autonomistico come Popoli Indigeni.
Per quanto detto sopra chiedo che si pubblichi il presente chiarimento e che da ora in avanti si astenga dal diffondere informazioni non comprovate come esige l’etica secondo la quale deve agire chi esercita il mestiere di giornalista. La informo, inoltre, che ho avviato i provvedimenti legali per i danni che la notizia citata mi ha causato e mi causerà da ora in avanti.
Leuccio Rizzo.