I ragazzi di Galatina e Collemeto alle Olimpiadi della Lingua Italiana di Larino

QUINTI SU CINQUANTA E PRONTI A RIPARTIRE

Gli “atleti” della squadra del 1° circolo di Galatina tornano a casa con un ottimo risultato: Vincenzo Antonaci, Gianmarco Antonica, Federica De Paolis, Cristina Giocondo, Christian Romano e Francesca Sodo, delle classi quinte di Galatina e Collemeto, si sono classificati, infatti, quinti, nelle “Olimpiadi della lingua italiana”.

La manifestazione, che si è svolta sabato 24 aprile a Larino, in Molise, ha visto la riconferma della scuola primaria galatinese ai primi posti della competizione nazionale, che in questa terza edizione ha però coinvolto ben 50 scuole, contro le 30 dello scorso anno.

Li abbiamo intervistati al ritorno da quest’esperienza, ancora viva ed indimenticabile, a giudicare dalle parole dei partecipanti e dai loro occhi, che ancora brillano.

Allora, ragazzi, che emozioni avete provato?

«Siamo stati sereni, in generale, ci siamo divertiti tantissimo durante il viaggio, la visita guidata a Larino, in hotel, ma abbiamo sentito anche un po’ d’ansia, soprattutto nell’attesa di cominciare». «Sì, non vedevamo l’ora; poi, quando ci siamo accorti che le prove erano alla nostra portata, ci siamo concentrati completamente sulla gara».

Un po’ di apprensione, si sa, è normale in circostanze simili.

«Sì, ed è legata soprattutto al desiderio di dare il meglio di sé, alla voglia di far bene per il gruppo, per la squadra».

Questo, nelle parole dei nostri “atleti”, l’elemento chiave delle Olimpiadi: il gioco di squadra, lo stare e sentirsi uniti, il mettere a disposizione le proprie risorse... ed anche le proprie difficoltà. «La paura di sbagliare, influendo col punteggio personale su quello della squadra, era davvero tanta» dicono i ragazzi, che come al solito però ci insegnano a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, «ma non quanto la voglia di provarci, di mettersi in gioco per un successo nostro e della scuola; anche se l’importante è sempre partecipare, non vincere».

La loro scuola li ha sostenuti fin dall’inizio in questa avventura; le maestre Carmelina Beccarisi, Angela Stella ed Antonella Cavalera, che, insieme alla dirigente Anna Antonica, hanno accompagnato i ragazzi a Larino, non la smettono di documentare con tutti gli aneddoti possibili le loro qualità: ci raccontano del viaggio di andata, durante il quale li hanno beccati mentre, libri di grammatica alla mano, ripetevano insieme, spontaneamente; ci raccontano della maturità che hanno dimostrato nell’affrontare le consuete tensioni del pre-gara e di un clima che a volte la presenza dei grandi rende esageratamente competitivo; e dell’emozione nel vederli salire sul palco da soli, da veri protagonisti.

Ma, allora, questa grammatica non è poi proprio una tortura, come si pensa in genere…

«La grammatica ci è sempre piaciuta, abbiamo sempre studiato e capito le regole a scuola» - le maestre annuiscono soddisfatte. «Negli incontri del progetto PON preparatorio alle Olimpiadi a Larino, però, abbiamo sperimentato, guidati dall’esperta Patrizia Maiorano, che si può imparare ed esercitarsi con la lingua giocando e divertendosi». L’addestramento, a detta di tutti i partecipanti, è stato molto più ostico delle stesse prove della gara, con il vantaggio di consolidare le conoscenze dei ragazzi e rasserenarli durante la competizione. «Sì, non solo ci siamo allenati per bene e grazie a questo ci siamo classificati quinti, ma siamo diventati più sicuri sulle cose che già sapevamo ed abbiamo imparato, in più, molti trucchi della grammatica, della lingua, che ci servono ogni giorno per comunicare e che ricorderemo per tutta la vita». «Io pensavo che per migliorare l’italiano bastasse leggere; invece, anche attività più coinvolgenti e giocose possono aiutare».

Approfondire le conoscenze linguistiche, osservare criticamente e saper usare consapevolmente gli ingredienti della lingua, il tutto con modalità e materiali a misura di ragazzo, ma non convenzionali: è stata questa la ricetta vincente del PON di grammatica.

Se a ciò si aggiunge il viaggio in Molise, l’emozione della gara nazionale, l’eccellente piazzamento, ci sono tutti i presupposti per ripetere l’esperienza.

Che ne dite, ragazzi?

«Noi la rifaremmo, anche subito, tanto siamo già allenati!»

L’ultima parola alla dirigente.

«Le “Olimpiadi della lingua italiana” sono un’ottima occasione per rilanciare in maniera anche giocosa l’importanza della riflessione sulla lingua in tutti gli ordini della scuola ed in particolare nella Scuola Primaria. L’iniziativa ci ha consentito di porre l’attenzione non soltanto sulla conoscenza della grammatica ai fini di un uso corretto della lingua, ma anche sulla sua natura di sapere di per sé formativo ed in grado di sviluppare la capacità di analisi e di risoluzione dei problemi. Da questo successo l’idea di promuoverne l’organizzazione anche a livello locale.

Ringrazio le maestre e l’esperta, che con impegno e passione hanno lavorato per la buona riuscita di questo progetto. Ma soprattutto ringrazio i ragazzi per l’entusiasmo e la voglia di migliorare con cui ci hanno contagiato e coinvolto in un vero gioco di squadra».

Galatina, 28 aprile 2010

Quinte I circolo di Galatina a Larino