Innovativa collaborazione a Galatina fra Ser.T e reparto malattie infettive

Insieme per vincere le malattie del fegato legate alla tossicodipendenza

Lecce, 19 giugno – E' in corso a Lecce presso il Polo Didattico dell’ASL (via Miglietta 5) un Corso teorico-pratico sulla gestione dell’epatopatia cronica post-infettiva (HCV e HBV-correlata) nel paziente tossicodipendente, organizzato dalla Divisione Malattie Infettive dell’Ospedale di Galatina. Ancora una volta si evidenzia quindi il ruolo centrale nel campo dell’epatologia svolto da questo reparto, da sempre impegnato in una pregevole opera di informazione ed educazione, rivolta non solo alla classe medica ma anche alla popolazione generale. L’attenzione è ora indirizzata agli operatori dei Dipartimenti Dipendenze Patologiche (Ser.T.), dal momento che l’uso di sostanze stupefacenti per via endovenosa, ma anche per via intranasale, costituisce ancora oggi il principale fattore di rischio per l’acquisizione dell’epatite C. Il direttore del reparto, Dr. Paolo Tundo, ci ricorda infatti che oggi in Italia si stima una prevalenza di epatite cronica C in pazienti tossicodipendenti di circa il 65% e che, in assenza di un efficace trattamento, circa il 20% di questi soggetti svilupperà entro 20 anni dall’infezione una cirrosi epatica, con conseguente successivo rischio di scompenso epatico, tumore del fegato e morte. Rispetto alla popolazione generale nei tossicodipendenti l’epatite cronica C presenta una prognosi peggiore e nella stragrande maggioranza dei casi non si prende nemmeno in considerazione l’ipotesi di una terapia antivirale specifica; tutto ciò per la concomitante presenza di vari co-fattori quali l’abuso di alcol, un carente stato nutrizionale, le coinfezioni con il virus dell’immunodeficienza acquisita e quello dell’epatite B, una frequente instabilità psicosociale, una ridotta capacità di conformarsi alle prescrizioni terapeutiche, un concomitante problema di alcolismo o di veri e propri disturbi psichiatrici.


L’esperienza clinica maturata nel corso degli ultimi anni da diversi centri specialistici, ha dimostrato invece come un modello di gestione multidisciplinare che integri gli interventi per la cura della patologia epatica con i programmi di trattamento della tossicodipendenza possa risultare estremamente efficace nel determinare, in pazienti tossicodipendenti, risultati del tutto comparabili a quelli ottenuti nella popolazione generale. Anche a Galatina negli ultimi 4 anni, si è sviluppata una strettissima collaborazione fra la Divisione di Malattie Infettive ed il Ser.T di Galatina che ha portato alla creazione di un servizio integrato multidisciplinare per la cura dell’epatite cronica C in soggetti tossicodipendenti; in altre parole si è formata un’equipe multidisciplinare che vede la cooperazione di medici infettivologi, psichiatri, tossicologi, psicologi ed infermieri dedicati, con l’obiettivo di disegnare un percorso diagnostico-terapeutico integrato e individualizzato, con lo scopo di ottimizzare al massimo l’efficacia dell’intervento sanitario stesso. Questa esperienza, i cui risultati positivi sono stati già esposti in importanti convegni nazionali, si vuole ora portare a modello per un progetto più ampio a livello di intera ASL.