----- Original Message -----
Sent: Wednesday, January 21, 2009 6:56 PM
Caro Dino,
ho appena letto il tuo comunicato stampa e mi permetto di fare delle
valutazioni di ordine personale e politico.
Non so quanto le tue dimissioni saranno percepite nel reale significato
che hanno, ovvero ammainare la bandiera dell'ideale disinteressato e lasciare
sventolare quella dell'interesse particolare. Non che tu abbia rinunciato
all'aspetto ideale della politica (senza perdere di vista il confronto e lo
scontro per il "particolare quotidiano") ma le battaglie si vincono in gruppo e
questo evidentemente si è frantumato.
Bisognerà portare rispetto per una scelta che leggo come un paterno, ultimo
appello che rimarrà inascoltato e che io ritengo sia animata anche dalla volontà
di non turbare, alterare, spegnere rapporti umani e personali che la politica
attiva spesso contribuisce a distruggere.
Tu appartieni a quella schiera di persone che non sono deputate ad alzare
la mano in Consiglio Comunale o in Giunta e quindi non hai alcuno strumento di
pressione attiva, nessuna arma di ricatto politico, non puoi sedere ai tavoli
dei potenti regionali di turno usando il potere economico piuttosto che il
consenso elettorale e disegnare strategie per il tuo futuro personale usando il
bene della Città come specchietto per le allodole;
La Città aspettava, tante volte è stato scritto, una svolta nel dopo
Garrisi. Ti sei posto come megafono della volontà della svolta, hai dato voce al
desiderio della svolta, hai veicolato gli aspetti migliori dell'azione politico
amministrativa, hai dato supporto morale, hai difeso la giunta da falsità e
strumentalizzazioni becere; in una parola: ci hai creduto!
E' qui che la tua scelta personale, la tua rinuncia assume un significato
altamente politico, che annienta il sorrisetto ironico di chi (tra chi alza la
mano) non coglie il senso della disfatta politica e morale.
Se il centrosinistra ha vinto a Galatina è in virtù delle forti motivazioni
al cambiamento dell'elettorato moderato, alla determinazione del gruppo
dirigente, al desiderio di una buona parte dell'elettorato di centro destra di
punire la evidente stanchezza e disimpegno dell'ultima fase dell'Amministrazione
Garrisi.
Solo che tutto ciò è avvenuto dopo dieci anni di sfide e di consensi, con
gli alti e bassi che ogni Amministrazione inevitabilmente manifesta.
Oggi, a due anni e mezzo di gestione Antonica, sembrano esserne trascorsi
quindici, non fosse altro per l'assenza di coesione e progettualità.
Per fortuna c'è il Direttore Generale, che garantisce "equilibrio di
gestione" e rappresenta , ora come allora, ora più di prima, ora soprattutto la
chiave per costruire un nuovo ricambio politico in questa nostra amata Città.
Ubi maior................!
Quanti nel centrodestra e tra gli elettori capiranno sotto quale tutela
siamo finiti?
Caro Dino,
mi auguro che GalatinAltra resti come stimolante interlocutore e
protagonista del dibattito politico e sociale e mi auguro di vedere quanto prima
un' AltraGalatina politica. Senza illudermi più di tanto
cari saluti
Nico Mauro