Le scrivo perchè proprio ieri, a pranzo
con le mie
2 coinquiline ed il mio ragazzo, parlavamo del caso di Guidonia.
Quando
ho letto la lettera che la Sig.ra Bernardini si è premurata di
mandarle
mi sono immediatamente chiesta: ma perchè invece di andare a
trovare i
sei Rumeni la Sig.ra non è andata a trovare i ragazzi vittime di
quella
violenza oppure i papà o le mamme dei suddetti ragazzi? Invece di
spiegare a noi cosa vuol dire "Nessuno tocchi Caino" perchè non è
andata
a spiegarlo a loro?
Inutile dire che chiunque mandi dei messaggi
violenti
come quelli che sono arrivati alla Signora Bernardini sono
solo una parte,
piccola mi auguro, di un Italia che invece di cercare
di risolvere i
problemi li elimina alla radice con altrettanta
violenza. Loro non meritano
un commento. Però sabato pomeriggio davanti
alla televisione c'ero anch'io,
ed onestamente ho provato a mettermi
nei panni della madre, del padre o
della ragazza in questione...e me lo
sono chiesta perchè nessuno dovrebbe
toccare Caino?
Sicuramente l'istinto a volte prevale, la voglia di farsi
giustizia è tanta, il non
capire i motivi di tale inaudita violenza porta a
frasi e azioni
sconsiderate, però se ci fermiamo a riflettere la violenza
non si
combatte con la violenza,e va bene, educare chi sbaglia è un dovere
morale, e va bene, far capire l'errore è doveroso, e va bene,
riavvicinare i colpevoli ad una vita onesta e tranquilla è essenziale,
e
va bene.
Ma Signora Bernardini nella sua lettera si preoccupa di
difendere solo la sua persona, insultata da lettere e messaggi
violenti,
non giustifica mai il motivo della sua visita o il perchè di
una tale
scelta.
Ora, sono fermamente convinta che il non punire con la
stessa
moneta sia un dovere costituzionale per noi Italiani, ma mi
chiedo: e se
fosse successo a me?