Carissimo Direttore, vorrei segnalarle un esempio di inciviltà
dei nostri
tempi.
Arriva la festa di San Pietro e come ogni anno
assistiamo al penoso
spettacolo delle “bancarelle” che vendono animali;
pappagalli, tortore, cavie,
pesci in pessime condizioni di salute, spesso
moribondi, costretti in gabbie o
contenitori asfittici, fatti viaggiare in
camioncini senza aria né luce e poi
esposti allo sguardo indifferente della
folla, ai suoni assordanti, al caldo
afoso oppure alla pioggia o al vento.
Trattati alla stregua di oggetti
inanimati i più muoiono di stenti dopo una
breve vita di sofferenze.
Mi chiedo se gli Organi preposti abbiano
verificato che gli ambulanti siano
in possesso di tutti i permessi che
attestino il rispetto delle norme di tutela
degli animali; se non per
sensibilità almeno per rispetto delle leggi.
Tutto ciò mi riporta alla mente
il commercio degli schiavi che si praticava
in America qualche secolo fa....
quella stessa America che oggi assiste alla
coraggiosa “rivoluzione verde”
di Obama. Ma noi, come al solito, siamo troppo
distanti da tutto. Inerti,
indifferenti, incapaci di qualunque spirito critico
che vada oltre i nostri
meri, limitati interessi personali; lontani da
qualsiasi piccola rivoluzione
intellettuale quasi quanto è lontano dalle nostre
coscienze il senso etico
che dovrebbe impedirci di applicare un prezzo persino
alla
vita.