Gentile direttore,
torno a farmi sentire nel suo spazio per segnalare le pessime condizioni in
cui versa il nostro quartiere fieristico. Sorvolo sull'organizzazione della 60°
edizione della campionaria che mi è sembrata la peggiore della storia, ma voglio
evidenziare lo stato di degrado del nostro quartiere fieristico. La pregherei,
se possibile, di riprendere le pessime condizioni strutturali dell'edificio e
magari lasciare perdere le pompose passerelle di personaggi demandati a
inagurare la manifestazione ai quali non e stata concessa nemmeno la
soddisfazione di tagliare il nastro. Tornando alla struttura è vergognoso che
chi dovrebbe preoccuparsi di fare la manutenzione non se ne occupi. Non parliamo
dei bagni, alcuni dei quali fuori uso e quei pochi attivi sporchi, senza sapone
e carta igienica. Nello spazio esterno della fiera le buche la fanno da padrone,
ma di questo c'è poco da stupirsi siamo a Galatina "la città delle buche"! Da
segnalare la presenza di diversi copertoni abbandonati da uno dei circhi che
sono stati fatti installare nei mesi passati (mi chiedo dove si è visto che si
permette a un circo di installarsi all'interno di un quartiere fieristico,
mhaa). Se non ricordo male la Regione Puglia dovrebbe già aver concesso, oramai
dal moltissimo tempo, €. 500.000,00 per la ristrutturazione. Che fine hanno
fatto e perchè non vengono utilizzati? Una domanda mi sorge spontanea, ma se
esiste un ente fiera perchè quest'ultimo non si occupa di organizzare almeno la
fiera campionaria di giugno? L'esistenza di una società per azioni con il solo
compito di affittare i capannoni non può che rappresentare l'ennesimo sperpero
di denaro pubblico. Ricordo alle giovani generazioni che il nostro quartiere
fieristico è potuto sorgere, per merito del compianto On. De Maria, solo grazie
alle tasse che noi galatinesi abbiamo pagato e non con finanziamenti esterni, e
non vogliamo che ciò che abbiamo creato grazie ai nostri sacrifici venga
distrutto da persone che hanno a cuore solo i loro interessi e non quelli della
città. Siamo in un periodo di crisi internazionale in cui tanta gente vive
sulla propria pelle il dramma della disoccupazione e non è accettabile che ci
siano persone che, solo perchè hanno lo stipendio assicurato, passino la
giornata a scaldare la sedia e non si occupino di fare il loro dovere e
guadagnarsi con il duro lavoro il fortunato introito mensile. Il risultato del
loro scarso impegno è davanti agli occhi di tutti.
Nel futuro cambierà qualcosa? Torneremo noi poveri cittadini galatinesi ad
essere fieri della nostra città? Come cantava l'indimenticato Lucio Battisti "lo
scopriremo solo vivendo".
Cordiali saluti.
Luigi Maio