----- Original Message -----
From: Luigi Maio
To: dinovalente@galatina.it
Sent: Tuesday, June 30, 2009 11:47 AM
Subject: fiera

Gentile direttore,
torno a farmi sentire nel suo spazio per segnalare le pessime condizioni in cui versa il nostro quartiere fieristico. Sorvolo sull'organizzazione della 60° edizione della campionaria che mi è sembrata la peggiore della storia, ma voglio evidenziare lo stato di degrado del nostro quartiere fieristico. La pregherei, se possibile, di riprendere le pessime condizioni strutturali dell'edificio e magari lasciare perdere le pompose passerelle di personaggi demandati a inagurare la manifestazione ai quali non e stata concessa nemmeno la soddisfazione di tagliare il nastro. Tornando alla struttura è vergognoso che chi dovrebbe preoccuparsi di fare la manutenzione non se ne occupi. Non parliamo dei bagni, alcuni dei quali fuori uso e quei pochi attivi sporchi, senza sapone e carta igienica. Nello spazio esterno della fiera le buche la fanno da padrone, ma di questo c'è poco da stupirsi siamo a Galatina "la città delle buche"! Da segnalare la presenza di diversi copertoni abbandonati da uno dei circhi che sono stati fatti installare nei mesi passati (mi chiedo dove si è visto che si permette a un circo di installarsi all'interno di un quartiere fieristico, mhaa). Se non ricordo male la Regione Puglia dovrebbe già aver concesso, oramai dal moltissimo tempo, €. 500.000,00 per la ristrutturazione. Che fine hanno fatto e perchè non vengono utilizzati? Una domanda mi sorge spontanea, ma se esiste un ente fiera perchè quest'ultimo non si occupa di organizzare almeno la fiera campionaria di giugno? L'esistenza di una società per azioni con il solo compito di affittare i capannoni non può che rappresentare l'ennesimo sperpero di denaro pubblico. Ricordo alle giovani generazioni che il nostro quartiere fieristico è potuto sorgere, per merito del compianto On. De Maria, solo grazie alle tasse che noi galatinesi abbiamo pagato e non con finanziamenti esterni, e non vogliamo che ciò che abbiamo creato grazie ai nostri sacrifici venga distrutto da persone che hanno a cuore solo i loro interessi e non quelli della città. Siamo in un periodo di crisi internazionale in cui tanta gente vive sulla propria pelle il dramma della disoccupazione e non è accettabile che ci siano persone che, solo perchè hanno lo stipendio assicurato, passino la giornata a scaldare la sedia e non si occupino di fare il loro dovere e guadagnarsi con il duro lavoro il fortunato introito mensile. Il risultato del loro scarso impegno è davanti agli occhi di tutti.
Nel futuro cambierà qualcosa? Torneremo noi poveri cittadini galatinesi ad essere fieri della nostra città? Come cantava l'indimenticato Lucio Battisti "lo scopriremo solo vivendo".
Cordiali saluti.
 
Luigi Maio


Gentile Luigi,
Ella è troppo ingeneroso verso i dipendenti di FieraSalento spa. Sono persone capaci e preparate che fanno bene il lavoro che viene loro assegnato.  Il discorso, se pure opinabile, è diverso per i vari consigli di amministrazione che si sono succeduti alla guida della società.  Tutti hanno dovuto fare i conti con la cronica carenza di fondi ma soprattutto di idee. I 500.000 euro stanziati dalla Regione Puglia non sono ancora arrivati nelle casse dell'azienda. La struttura è in degrado evidente ma anche l'organo di governo della fiera va ricostruito.
Il 26 giugno è saltato un  consiglio di amministrazione che avrebbe dovuto procedere alla surroga del rappresentante della Provincia  ed alla nomina del suo Presidente, al posto del dimissionario Casilli. Non si sono presentati Gianpiero Corvaglia e Francesco Guido, ambedue rappresentanti degli azionisti privati. I l 9% del capitale sociale, in mano ai soci privati, ha bloccato di fatto l'attività del CdA.  Da tempo si sa che ad assumere la carica di Presidente dovrebbe essere Antonio Mellone, rappresentante del Comune di Galatina. "Ma siamo sicuri che un avvocato possa guidare la Fiera?", è la domanda che si faceva proprio il giorno dell'inaugurazione della Campionaria un socio privato.

Come vede, Luigi, "de la capu fete u pesce". L'offesa istituzionale fatta ai galatinesi dal vicepresidente Corvaglia, anche se nessuno lo confermerà mai ufficialmente, è stata sottolineata  dal Sindaco Antonica con la sua assenza alla cerimonia di apertura del 26 giugno scorso.
Il Primo Cittadino si è così risparmiato la visione di un capannone blu semivuoto con i fogli di plastica per terra e con i chiari segni di un degrado che sembra inarrestabile.

L'esordio della nuova società di gestione della Campionaria di giugno, la Geco srl, non è stato dei migliori. Un assessore che di queste cose se ne intende mentre faceva il giro, dopo il mancato taglio del nastro, preso dallo sconforto e dall'indignazione, ha commentato:"Bisognerà che qualcuno paghi questo danno di immagine che viene fatto alla nostra Città".
Il problema è proprio questo. Nessuno paga per gli errori che fa.  La società riminese ha avuto poco tempo per organizzare ma soprattutto per capire il territorio in cui è stata chiamata ad operare.  
Il dato da Lei segnalato rimane però incontestabile. Quella del sessantesimo anno è stata la peggiore Campionaria mai vista a Galatina. Siamo all'anno zero. La ricostruzione sarà lunga e difficile ma occorre trovare qualcuno che abbia la voglia  e le capacità per farla. (d.v.)