----- Original Message -----
From: Luigi Maio
To: dinovalente@galatina.it
Sent: Tuesday, August 11, 2009 11:14 AM
Subject: BASTA!!!

Gent.mo direttore,
vorrei unirmi al coro dei tanti cittadini galatinesi disgustati, per usare un eufemismo, dello scontro politico in atto nella nella nostra città. Leggere certe lettere e certi comunicati stampa porta il lettore ad immaginare i propri amministratori come dei bambini ai quali è stato tolto il sacchetto delle caramelle. Vorrei che tutti i nostri politici, di maggioranza e di opposizione, si facessero l'esame di coscienza e si chiedessero se hanno le competenze, ed una storia politica alle spalle, per amministrare una città di quasi 30.000 abitanti. Capisco che siamo alla vigilia di ferragosto, ma vorrei che lei intervistasse il nostro Sindaco e gli chiedesse per quale motivo continui a mantenere in vita questa amministrazione e non si decida a staccare la spina. Non mi si venga a dire che lo si fa per il bene della città perchè alle favole ho smesso di credere da tempo. In conclusione della mia mail vorrei tornare sul mio precedente intervento riguardo allo stato del nostro quartiere fieristico. Ho seguito la sua intervista al nuovo presidente dell'ente fiera è sono rimasto molto dispiaciuto per le risatine "a mo di cogliona", mi scusi il termine, dell'avv. Mellone sulle mie denunce. Probabilmente, secondo queste persone, a Galatina si deve vergognare chi denuncia un disservizio non chi lo causa. Caro dott. Valente la ringrazio per per l'attenzionene colgo l'occasione per  augurare a lei ed ai visitatori del suo sito buone vacanze.
Luigi Maio


Gentile Luigi,
la spina è stata staccata. Non con molta eleganza per la verità, sia in senso letterale che metaforico. Era tanta la fretta agostana di mettere la firma di condanna per l'Amministrazione Antonica che qualche consigliere si è presentato a Palazzo Orsini in costume da bagno e ciabatte.Un luogo istituzionale, sacro alla democrazia galatinese, è stato violato da chi non ha, non ha mai avuto e, probabilmente, non avrà mai quel rispetto per le Istituzioni senza il quale la politica è pura barbarie.
Undici firme senza un confronto in Consiglio, senza avere il coraggio umano e democratico di guardare il Sindaco pubblicamente negli occhi e spiegargli i suoi, pur numerosi, errori sono il segno del bassissimo livello a cui si era ridotto il confronto politico nella nostra Città. Saranno sufficienti otto mesi per ricostruire il tessuto base del vivere civile costituito dal reciproco riconoscimento fra avversari  e dal comune ossequio verso le Istituzioni democratiche?
La ringrazio per gli auguri di buone vacanze che ricambio (d.v.)