Caro direttore,
Le scrivo in relazione alla
richiesta di rimozione del video sugli 11 consiglieri comunali dal suo canale su
youtube.
Innanzitutto Le esprimo il mio apprezzamento e
sostegno per l'impegno, che manifesta anche in questa circostanza,
nell'informare liberamente i cittadini galatinesi su fatti della vita
pubblica.
Probabilmente non a tutti è chiaro, sicuramente non a
chi ha richiesto la cancellazione del video, che la democrazia si basa sulla
libertá di informazione. Senza conoscenza dei fatti non vi puó essere libertá di
scelta da parte dei cittadini.
La censura e la manipolazione
delle informazioni sono incompatibili con un sistema democratico, qual è il
nostro, in cui politici ed amministratori sono rappresentanti del popolo, da
questi ricevono un mandato e a questi rispondono con il proprio operato.
Le nuove tecnologie permettono per la prima volta la piena attuazione della
democrazia, in quanto consentono potenzialmente ad ogni cittadino di sapere
quello che viene deciso dai propri rappresentanti nelle sedi
istituzionali.
L'arroganza di qualcuno e l'indifferenza di
tanti (ahimè) rischia di riportarci indietro ai tempi dei sovrani e dei sudditi,
come sostenuto in maniera purtroppo convincente da Roberto Scarpinato nel suo
libro "Il ritorno del principe".
La democrazia nel nostro paese
vive una fase di involuzione preoccupante. Lo mostrano tutti i confronti
internazionali al riguardo, a partire proprio dall'ambito dell'informazione
(proseguendo per l'indice di corruzione, quello di competitivitá etc
etc.)
Nell'ultima classifica (2008) sulla libertá di stampa di
Reporters Sans Frontières l'Italia occupa il posto 44, ancora una volta in
discesa e fanalino di coda tra i paesi occidentali, preceduta da Macedonia e
Uruguay (http://www.rsf.org/en-classement794-2008.html).
Dati relativi al 2009 sono giá stati forniti da un'altra autorevole
organizzazione a livello internazionale: Freedomhouse (http://www.freedomhouse.org/uploads/fop/2009/FreedomofthePress2009_MOPF.pdf).
Come si vede nell'allegato l'Italia è l'unico paese occidentale ad essere
considerato parzialmente libero.
Per uscire da questa
situazione umiliante è richiesto l'impegno di ognuno di noi. Mostriamo di avere
senso civico e di opporci a chi vuole privarci della nostra libertá di
conoscere.
Nel caso specifico delle riprese in municipio, caro
direttore, penso che Lei possa stare tranquillo. Se il fatto non fosse
sintomatico di un problema profondo, ci si potrebbe ridere sopra.
Ritenere che un consigliere comunale abbia diritto in municipio alla propria
privacy è un'idea stravagante, degna di un manuale delle barzellette. Forse si
confonde una sede istituzionale come il comune con il bagno di casa
propria.
Infine, se davvero il video venisse rimosso da
youtube, puó sempre ripubblicarlo su ustream.tv, livestream.com o altri
videoportali analoghi in rete.
Saluti
Andrea Abate
Gentile Andrea, nutro la segreta speranza che non sia
stato un Consigliere comunale a richiedere la cancellazione del video.
Qualche indizio ed una telefonata di alcuni giorni fa mi spingerebbero
a crederlo. Non ho però nessuna prova . Sarebbe bello che chi si
è rivolto a YouTube per
tutelare la propria presunta privacy si facesse vivo e scagionasse
tutti gli altri. Speriamo che almeno questo coraggio non gli manchi. I dati forniti da Reporter Sans Frontières
sono preoccupanti. La ringrazio per averceli forniti e per le
immeritate parole che ha la bontà di usare nei confronti di
galatina.it (d.v.)