Oggetto:
Ospedale o Casa di cura?
Da:
<sal.tarantino
Data:
Mon, 16 Nov 2009 07:16:36 +0100 (CET)
A:
dinovalente@galatina.it

Caro Dino,
la situazione è drammatica. Il Nostro Ospedale non è più tale ma è ormai ridotto ad una casa di cura.
Cito l'Articolo 32 della Costituzione: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. ...omissis...". Non occorre commentare un articolo così ben esplicitato ma forse occorre, come da più parti invocato, cambiare la Costituzione per rendere possibili certe nefandezze tutte italiane.
Non vorrei essere nei panni di un atleta che per uno scontro di gioco alla domenica deve correre a Lecce con le proprie gambe ed una milza rotta e sanguinante. Non vorrei essere il lavoratore che alle 4 del mattino incappa in un incidente per cui è richiesto un intervento esageriamo di rimozione di un corpo estraneo dall'occhio (o forse l'oculistica non fa questo tipo di interventi già da anni). E non vorrei essere nei panni del marito di una donna gravida che per condizioni cliniche debba subire un taglio cesareo e come 50 anni fa si correva, a piedi o per i fortunati a cavallo, per raggiungere l'ostetrica od oggi l'anestesista: ebbene questo sarà il possibile scenario dei prossimi mesi mancando il medico anestesista.
Ed allora cosa succederà?
Come per una casa di cura si effettueranno solo gli interventi in elezione e non come in un ospedale (vero) quelli in urgenza ed in emergenza.
Occorre protestare, ricordare al Direttore Sanitario al Presidente Vendola, al vice ministro Fazio, al presidente Berlusconi e al presidente Napolitano che la salute è un diritto!
Ho amici Galatinesi medici anestesisti ed ho chiesto il motivo per cui non ritornano da Milano, Torino, Roma a lavorare a Galatina la risposta è sempre la stessa: NON ci sono le condizioni sufficienti a svolgere un lavoro così difficile ed impegnativo in un Ospedale in quelle condizioni. Per non parlare del contratto a tempo determinato!!!
Il Popolo deve ribellarsi, il Popolo non deve accontentarsi!
Cordiali Saluti

Salvatore Tarantino

Caro Salvatore,
prima che si ribelli il popolo devono essere gli stessi operatori sanitari a rifiutarsi di lavorare in certe condizioni. Alcuni coraggiosamente lo fanno. Altri tirano a campare. Intanto il nostro Ospedale diventa ogni giorno di più l'ombra di quel che era.(d.v.)