Oggetto:
habemus sindacus
Da:
pane pomodoro <paneetpomodoro@gmail.com>
Data:
Wed, 18 Nov 2009 03:39:06 +0100
A:
dinovalente@galatina.it

   Ero poco più di un ragazzino quando per le prime volte mio padre mi portava in piazza ad ascoltare i comizi, ricordo Piazza San Pietro gremita di gente che a bocca aperta ascoltavano le parole orate dalla classe politica di quei tempi,l'entusiasmo la partecipazione il rispetto verso quegli uomini erano tali che avvolgevano la piazza. Bei tempi quelli quando a Galatina tutto funzionava quando a Galatina i politici davano ascolto al popolo.
   Ora di quella Galatina resta ben poco, è stata depredata da quindici anni di non ammistrazione di tutto ciò che i nostri avi con misera umiltà l'avevano arricchita.
Ricordo ancora quando la mia Galatina era definita "l'ombellico del Salento".
Galatina ha bisogno di rinascere tutto è fermo tutto tace. Chi ricorda l'immagine dello studente di Piazza Tian'anmen davanti a quel carro armato e tutti che aspettavano di vedere cosa succedeva?ma nessuno faceva nulla.Ecco Galatina rivive quel momento tutti aspettano che qualcosa succeda ma nessuno fa nulla.
Galatina necessità di un cambiamento, di una rinascita, di una possibilità per ritornare l'ombelico del Salento e questa necessità deve partire dal basso, dalla voglia di credere che Galatina può ritornare a vivere.
Necessità e possibilità, due parole che devono viaggiare a pari passo, abbiamo la necessità di cambiare e dobbiamo avere la possibilità di credere che qualcuno al posto di quella classe dirigente che per anni ha lasciato inerme Galatina possa fare qualcosa per darle vivibilità. Galatina ha la necessità di avere un cuore politico che la faccia continuare a vivere, politici che le diano ossigeno e non accanirsi.
   Quel 12 agosto torna in mente a tutti noi come il giorno più triste della politica galatinese vedere quegli undici consiglieri che dietro una maschera in fila a fare un atto che nessuno di quegli undici sa bene perchè l'abbia fatto, nè tanto meno se siano stati loro a volerlo sappiamo che questa passata è stata l'amministrazione che più ha ridicolizzato Galatina e i galatinesi, spero che tutti abbiano la coscienza di dire io non merito più di rappresentare la classe politica di  Galatina (sia chiaro maggioranza e opposizione).
Ora tutti ci chiediamo chi ci rappresenterà nei prossimi cinque anni da tempo è partito il totosindaco, speriamo tutti che chi decida di rappresentarci e di governarci non offra da bere del buon vino e poi ci dia da bere acqua di fonte, la storia politica di questo paese è abituata oramai da tempo a queste delusioni, nel frattempo immaginiamoci che dal balcone della speranza qualcuno si affacci e ci dica: habemus sindacus.

Greco Massimo alias pane et pomodoro


Gentile Massimo,
Le do il benvenuto su galatina.it. Non ricordo di averLa mai conosciuta di persona ma sicuramente è la mia memoria che non funziona. Spero di riuscire, prima o poi, ad offrirLe il caffè che, privatamente, Le ho promesso. Noi galatinesi non abbiamo mai cessato di essere l'ombelico del Salento. Diciamo che la nostra città da un po' di tempo non mostra le sue grazie al mondo.  Se riusciremo a mandare a Palazzo Orsini delle persone serie e preparate vedrà che, in poco tempo, sapremo ritornare ad essere un punto di riferimento per l'intera provincia. Abbia fiducia. (d.v.)