Ero poco più di un
ragazzino quando per le prime volte mio padre mi portava in piazza ad
ascoltare i comizi, ricordo Piazza San Pietro gremita di gente che a
bocca aperta ascoltavano le parole orate dalla classe politica di quei
tempi,l'entusiasmo la partecipazione il rispetto verso quegli uomini
erano tali che avvolgevano la piazza. Bei tempi quelli quando a
Galatina tutto funzionava quando a Galatina i politici davano ascolto
al popolo.
Ora di quella Galatina resta ben poco, è stata depredata da
quindici anni di non ammistrazione di tutto ciò che i nostri avi con
misera umiltà l'avevano arricchita.
Ricordo ancora quando la mia Galatina era definita "l'ombellico del Salento".
Galatina ha bisogno di rinascere tutto è fermo tutto tace. Chi ricorda l'immagine dello studente di Piazza Tian'anmen
davanti a quel carro armato e tutti che aspettavano di vedere cosa
succedeva?ma nessuno faceva nulla.Ecco Galatina rivive quel momento
tutti aspettano che qualcosa succeda ma nessuno fa nulla.
Galatina
necessità di un cambiamento, di una rinascita, di una possibilità per
ritornare l'ombelico del Salento e questa necessità deve partire dal
basso, dalla voglia di credere che Galatina può ritornare a vivere.
Necessità
e possibilità, due parole che devono viaggiare a pari passo, abbiamo la
necessità di cambiare e dobbiamo avere la possibilità di credere che
qualcuno al posto di quella classe dirigente che per anni ha lasciato
inerme Galatina possa fare qualcosa per darle vivibilità. Galatina ha la
necessità di avere un cuore politico che la faccia continuare a vivere,
politici che le diano ossigeno e non accanirsi.
Quel
12 agosto torna in mente a tutti noi come il giorno più triste della
politica galatinese vedere quegli undici consiglieri che dietro una
maschera in fila a fare un atto che nessuno di quegli undici sa bene
perchè l'abbia fatto, nè tanto meno se siano stati loro a volerlo
sappiamo che questa passata è stata l'amministrazione che più ha
ridicolizzato Galatina e i galatinesi, spero che tutti abbiano la
coscienza di dire io non merito più di rappresentare la classe politica
di Galatina (sia chiaro maggioranza e opposizione).
Ora
tutti ci chiediamo chi ci rappresenterà nei prossimi cinque anni
da
tempo è partito il totosindaco, speriamo tutti che chi decida di
rappresentarci e di governarci non offra da bere del buon vino e poi ci
dia da bere acqua di fonte, la storia politica di questo paese è
abituata oramai da tempo a queste delusioni, nel frattempo
immaginiamoci che dal balcone della speranza qualcuno si affacci e ci
dica: habemus sindacus.
Greco Massimo alias pane et pomodoro
Gentile Massimo,
Le do il benvenuto su galatina.it.
Non ricordo di averLa mai conosciuta di persona ma sicuramente è
la mia memoria che non funziona. Spero di riuscire, prima o poi, ad
offrirLe il caffè che, privatamente, Le ho promesso. Noi
galatinesi non abbiamo mai cessato di essere l'ombelico del Salento.
Diciamo che la nostra città da un po' di tempo non mostra le sue
grazie al mondo. Se riusciremo a mandare a Palazzo Orsini delle
persone serie e preparate vedrà che, in poco tempo, sapremo
ritornare ad essere un punto di riferimento per l'intera provincia.
Abbia fiducia. (d.v.)