-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: (in)sicurezza dei pedoni
Data: Fri, 18 Dec 2009 14:48:31 +0100
Da: Gianpiero Bruno Sticchi <gianpiero.sticchi@fastwebmail.it>
A: dinovalente@galatina.it


Negli ultimi giorni, in varie situazioni, ho sentito notizie raccapriccianti che riguardano la sicurezza dei pedoni.

Ogni giorno in Italia 57 pedoni sono vittime di incidenti stradali e 2 perdono la vita, il 35% dei pedoni viene investito sulle strisce pedonali.

Ciò è dovuto all'assenza di pianificazione di una rete di percorsi pedonali, all'infrastruttura carente per i pedoni, oltre ai veicoli con frontali rigidi, al superamento del limite di velocità,  alla retromarcia imprudente e alla cognizione deficitaria dei pericoli da parte dei bambini e degli anziani.

Gli interventi possibili sono diversi e coinvolgono competenze differenti, e potrebbero essere sintetizzate con:
• la realizzazione di reti di percorsi pedonali mediante la pianificazione di una rete pedonale;
• ottenere una gestione della velocità dei veicoli motorizzati favorevole per i pedoni mediante misure architettoniche, giuridiche ed educative (30 all’ora sulle strade a funzione di servizio ed elementi di arredo specifici sulle strade a funzione di traffico, controlli  della velocità, campagne legate ad azioni della polizia, sensibilizzazione nel quadro della scuola guida);
• ottimizzare il frontale delle automobili in materia di protezione degli altri utenti della strada;
• promuovere uno stile di guida all’insegna del rispetto e in particolare il rispetto dell’obbligo di doversi fermare davanti ai passaggi pedonali;
• istituire lezioni obbligatorie di educazione stradale per bambini e adolescenti impartite da specialisti e imperniate – nei primi anni – sul traffico pedonale.

Naturalmente l'amministrazione comunale può intervenire almeno sui primi due punti, per colmare la lacuna della poca attenzione (a volte in buona fede) nelle occasioni tipo quella di impiantare alberi sui marciapiedi stretti con l'intento di abbellire le strade, ma col risultato di rendere i percorsi pedonali impraticabili, oppure non verificare ciò che succede sui marciapiedi, come la realizzazione cartellonistica pubblicitaria, armadi servizi, pali e paletti, vasi con piante o fiori o siepi, panchine, e altro.

Credo che nessuno mai si sognerebbe di fare ciò sulla strada, come ad esempio mettere un bella siepe o un tavolino e quattro sedie su una rotatoria, però la mancanza di rispetto per i pedoni è così esasperata che ormai è passata per abitudine, non si fa più caso, a meno di quando succede un incidente, ma purtroppo anche il senso di colpa o malessere dato dall'evento ha la durata di qualche giorno al massimo.

Bisognerebbe vedere una maggiore attenzione da parte di tutti i tecnici e amministratori competenti, di non pensare esclusivamente a come far andare meglio le auto, ma di guardare anche con occhio attento cosa sono costretti a fare i pedoni per spostarsi, guarda ad esempio i marciapiedi di Via Roma in prossimità della Villa, o l'interruzione del marciapiede vicino al Palazzo della Cultura e tante altre situazioni di pericolo, oltre alle testimonianze comparse ultimamente su il Galatino o su Galatina.it.

Vorrei anche dire che non tutte le buone iniziative e gli interventi migliorativi di una amministrazione possono essere fatti col consenso della popolazione, purtroppo alle volte bisogna prendere delle decisioni impopolari, ma che producono un miglioramento della vita a tutta la cittadinanza. Mi pare di averlo già sottolineato in qualche altra mia lettera, che la paura dei cambiamenti crea una situazione stagnante che fa diventare verdi un po' per la rabbia (riguarda chi è ancora capace di indignarsi) e il resto per la muffa (tutti gli altri).

Cordialmente
Gianpiero Sticchi