-------- Messaggio Originale --------
Negli ultimi giorni, in varie situazioni, ho sentito notizie raccapriccianti che riguardano la sicurezza dei pedoni.
Ogni giorno in Italia 57 pedoni sono vittime di incidenti stradali e 2
perdono la vita, il 35% dei pedoni viene investito sulle strisce
pedonali.
Ciò è dovuto all'assenza di pianificazione di una rete di percorsi
pedonali, all'infrastruttura carente per i pedoni, oltre ai veicoli con
frontali rigidi, al superamento del limite di velocità, alla
retromarcia imprudente e alla cognizione deficitaria dei pericoli da
parte dei bambini e degli anziani.
Gli interventi possibili sono diversi e coinvolgono competenze differenti, e potrebbero essere sintetizzate con:
• la realizzazione di reti di percorsi pedonali mediante la pianificazione di una rete pedonale;
• ottenere una gestione della velocità dei veicoli motorizzati
favorevole per i pedoni mediante misure architettoniche, giuridiche ed
educative (30 all’ora sulle strade a funzione di servizio ed elementi
di arredo specifici sulle strade a funzione di traffico, controlli
della velocità, campagne legate ad azioni della polizia,
sensibilizzazione nel quadro della scuola guida);
• ottimizzare il frontale delle automobili in materia di protezione degli altri utenti della strada;
• promuovere uno stile di guida all’insegna del rispetto e in
particolare il rispetto dell’obbligo di doversi fermare davanti ai
passaggi pedonali;
• istituire lezioni obbligatorie di educazione stradale per bambini e
adolescenti impartite da specialisti e imperniate – nei primi anni –
sul traffico pedonale.
Naturalmente l'amministrazione comunale può intervenire almeno sui
primi due punti, per colmare la lacuna della poca attenzione (a volte
in buona fede) nelle occasioni tipo quella di impiantare alberi sui
marciapiedi stretti con l'intento di abbellire le strade, ma col
risultato di rendere i percorsi pedonali impraticabili, oppure non
verificare ciò che succede sui marciapiedi, come la realizzazione
cartellonistica pubblicitaria, armadi servizi, pali e paletti, vasi con
piante o fiori o siepi, panchine, e altro.
Credo che nessuno mai si sognerebbe di fare ciò sulla strada, come ad
esempio mettere un bella siepe o un tavolino e quattro sedie su una
rotatoria, però la mancanza di rispetto per i pedoni è così esasperata
che ormai è passata per abitudine, non si fa più caso, a meno di quando
succede un incidente, ma purtroppo anche il senso di colpa o malessere
dato dall'evento ha la durata di qualche giorno al massimo.
Bisognerebbe vedere una maggiore attenzione da parte di tutti i tecnici
e amministratori competenti, di non pensare esclusivamente a come far
andare meglio le auto, ma di guardare anche con occhio attento cosa
sono costretti a fare i pedoni per spostarsi, guarda ad esempio i
marciapiedi di Via Roma in prossimità della Villa, o l'interruzione del
marciapiede vicino al Palazzo della Cultura e tante altre situazioni di
pericolo, oltre alle testimonianze comparse ultimamente su il Galatino o
su Galatina.it.
Vorrei anche dire che non tutte le buone iniziative e gli interventi
migliorativi di una amministrazione possono essere fatti col consenso
della popolazione, purtroppo alle volte bisogna prendere delle
decisioni impopolari, ma che producono un miglioramento della vita a
tutta la cittadinanza. Mi pare di averlo già sottolineato in qualche
altra mia lettera, che la paura dei cambiamenti crea una situazione
stagnante che fa diventare verdi un po' per la rabbia (riguarda chi è
ancora capace di indignarsi) e il resto per la muffa (tutti gli altri).
Cordialmente
Gianpiero Sticchi