Gentile direttore,
le invio questa email per dimostrarle tutto il mio disappunto
sulla lettera, a dir poco delirante, del tifoso leccese, sui mancati
festeggiamenti a Galatina per la promozione della squadra
giallorossa.
Il tifoso in questione parla della mancanza di dignità della
nostra
città per non aver festeggiato domenica scorsa. Mi domando, ma
questa
persona conosce il senso della parola dignità? Invece di sparare
"stupidate" offensive nei confronti di una città che,
culturalmente,
non è certo seconda al capoluogo farebbe meglio a prendere in
mano un
dizionario della lingua italiana. Io, come la maggior parte dei miei
concittadini, mi sento prima di tutto GALATINESE e non leccese.
Può
anche far piacere che la squadra del capoluogo della provincia sia in
serie A, ma di scendere in piazza a festeggiare non se ne parla
proprio! E poi come si fa a paragonare la promozione del Lecce in
serie A con la conquista della Champions League? Questa persona conosce
il
significato della squadra del cuore? Al cuore non si comanda ed una
squadra non la si ama per la posizione territoriale della città
che la
ospita. Quindi prima di dare lezioni di dignità farebbe
meglio
a imparare a rispettare gli altri.
Galatina, nonostante tutti i
problemi che la attanagliano, ha una propria identità che non può
essere offuscata dall'aver o meno sventolato qualche bandierina. Ora
l'ente provincia stanzierà un bel contributo per la squadra del Lecce
che, naturalmente, dovrà essere pagato anche da quei cittadini
galatinesi la cui presenza del Lecce in serie A non importa niente.
Concludendo mi auguro che i nostri concittadini, in un giorno non poi
così lontano, possano scendere in piazza a festeggiare i successi della
propria città e non quelli delle altre.
Cordiali saluti.
Luigi Maio
Gentile Luigi,
Ella fa alcune considerazioni sulla
nostra città serie e condivisibili. Speriamo che le leggano
tutti i nuovi Consiglieri comunali e tutti gli Assessori. Cari saluti.
(d.v.)