Caro Dino,

eravamo rimasti ad una tua risposta ed una tua riflessione: “........ C’è chi per esempio mi ha fatto notare di avere un legame di parentela con un componente della Giunta ma di appartenere ad un partito diverso da quello dell’Assessore. Non sono riuscito a .............” Non conosco i soggetti o il soggetto, ne’ mi interessano. A me interessa il fatto. Ho provato e riprovato nell’immaginario soggettivo la scena da te descritta. Bellissima nei suoi aspetti più amari e più tristi. Ho visto la voglia e la volontà di chi, sentendosi in imbarazzo, ha cercato di precisare il proprio percorso e forse prendere le distanze da tutto il resto. Un cercare quasi di evitare l’amarezza che probabilmente si sentiva addosso. Il tentativo di giustificare, di coprire quelle gocce di vergogna che a volte fanno sentire le persone nel posto sbagliato, al momento sbagliato, in un contesto sbagliato. Un tentativo disperato di evitare una situazione di disagio al grido: io non c’entro. Ma tu dimmi, caro Dino, cos’ha di speciale la politica? E quale diritto ha di far perdere la faccia anche a persone perbene?

26/06/2010                                                                          

PIERO D’ERRICO


30 giugno 2010 ore 20.30

Caro Piero,

notizie dell'ultima ora vorrebbero che la devota dei Santi Pietro e Paolo che non gradiva la presenza di Daniela Sindaco in seconda fila nella processione stia strepitando e pretenda che venga proposta e votata la sfiducia all'attuale vicepresidente del Consiglio.

Il più preoccupato della questione pare sia il busto di San Pietro. Il prossimo anno, al suo posto, la processione potrebbe dover seguire un altra statua: quella della nuova “martire” della politica (?) galatinese. Qualcuno ha suggerito alla consigliera nohana di scegliersi già il materiale (argento, oro, terracotta o, meglio, cartapesta?) con il quale vuole che sia realizzato il suo simulacro in caso di sfiducia.

Piero caro, la tua domanda, a questo punto, mi sembra veramente fondata. Pensavamo di aver raggiunto il fondo con il collocamento (nel senso dell'ufficio) dei mariti, delle mogli, dei fratelli e dei parenti in genere, poi, abbiamo ingoiato gli aumenti dei compensi agli assessori e collegati, ora ci tocca prendere atto delle incredibili sceneggiate alle spalle dei Santi Protettori.

Piero, ti invito a riflettere. Una faccia, per perderla, bisogna prima averla! O mi sbaglio? (d.v.)