La politica di rinnovamento del Sindaco Coluccia: aumentare gli stipendi degli amministratori!

A conclusione della tornata elettorale ero fiducioso! Io, di solito scettico sui politici, di qualunque colore essi siano, nutrivo speranze di rinnovamento e soprattutto di rinascita della nostra amata Galatina. Le premesse e i proclami del neo Sindaco dott. Coluccia sembravano veramente credibili e distanti da quel modo di fare politica che ho sempre odiato, ovvero la politica del clientelismo e del beneficio per pochi ai danni della comunità. Così non è stato. Subito si sono accese le lotte per le ambite poltrone e le promesse di rinnovamento si sono sciolte come neve al sole. E’ vero, sono passati solo pochi mesi ed è presto per giudicare l’operato di un’amministrazione, ma se il buon giorno si vede dal mattino!

Uno dei primi atti dell’amministrazione Coluccia è stato quello di aumentare le indennità per Sindaco e assessori, come se non ci fosse nulla di più importante da affrontare prima. Non è stato un tempismo eccezionale quello di aumentarsi in modo considerevole lo stipendio quando molti concittadini sono in cassa integrazione o hanno perso il posto di lavoro. E’ non è stata una furbata nemmeno quella di “auto-premiarsi” a neanche pochi giorni dall’insediamento, quando, solitamente, i riconoscimenti si danno al conseguimento di un risultato.

E’ dai tempi di Pericle che sì discute sulla remunerazione delle cariche pubbliche.
Il politico greco fece approvare la mistoforia, cioè il pagamento di un'indennità giornaliera a coloro che ricoprivano incarichi nella polis. Tale modifica è stata ripetutamente dibattuta e contestata poiché, di fatto, la remunerazione trasformava i cittadini in funzionari, facendo perdere alla partecipazione il suo carattere di privilegio personale. Tre erano i motivi che spinsero Pericle a varare la riforma: dare la possibilità di candidarsi a tutti i cittadini, anche i più poveri, elargire un incentivo monetario contro la corruzione e a favore di un maggior impegno politico. Ai nostri tempi, "l'evoluta" democrazia italiana ha trasformato la remunerazione in veri e propri stipendi d'oro. Mentre i principi di Pericle, in molti casi, sono stati dimenticati: Camera e Senato, come segnalato recentemente dai giornali, sono spesso vuoti, i casi di corruzione sono all'ordine del giorno e il Parlamento è popolato da innumerevoli categorie (medici, avvocati, imprenditori, giornalisti) meno che dai poveri.

Spero di essermi sbagliato, magari con il tempo l’amministrazione del dott. Coluccia dimostrerà di meritare ampiamente quelle indennità, ma noi cittadini avremmo certamente apprezzato un maggiore spirito di sacrificio.

7 luglio 2010

Vincenzo Carrozzini


Gentile Vincenzo,
per diventare medici occorre studiare  sei anni, per diventare ingegneri ne occorrono cinque, per aspirare ad una cattedra di italiano ci vogliono minimo millequattrocentosessanta giorni di applicazione sui libri. Per diventare amministratori pubblici basta svegliarsi una mattina e decidere di "farsi quattro passi nelle istituzioni". Trovare qualche decina di compaesani che ti votino non è difficile.
Il povero Giancarlo Coluccia, dopo neanche tre mesi dalle elezioni, non è più un Sindaco ma un ostaggio. A tenerlo in pugno sono sempre i soliti noti a cui si sono aggiunti, freschi, freschi, anche degli smemorati beneficati dalla vittoria del primo Sindaco di Io Sud.
Il pudore, la vergogna ed il senso delle Istituzioni non abitano più a Palazzo Orsini. Da almeno vent'anni. (d.v.)