anche
se lo so che poi ognuno pensa sempre quello che gli fa più comodo, e
per questo traviserà le mie parole... ma io ci provo, visto che non
parla nessuno.
Sono
rimasta allibita nel leggere la lettera della "parrocchiana piena di
speranza". Nessun salvagente, nonostante la stagione, mi ha messa al
riparo dall'onda anomala di fanatismo che mi ha investita! E non sto
entrando nel merito delle questioni e delle persone... solo che da
cattolica mi permetto di osservare che l'attaccamento esagerato verso
la figura del parroco, il toto-scommesse sugli avvicendamenti come se
fossero la morte o la salvezza di una parrocchia, e diverse altre cose
facili da intuire e che non posso approfondire, rappresentano a volte
la vera realtà delle parrocchie. E ho detto tutto. Con le eccezioni, è
chiaro. Mi viene però da aggiungere, amaramente e senza credere che sia
la soluzione, che forse fanno bene molti cristiani a tenersi alla larga
dalle parrocchie, se questi sono i parrocchiani.
Ovviamente
è una mia opinione personale. Come personale è l'opinione della
"parrocchiana", con la differenza che lei ha espresso idee sue ma
parlando a nome di una categoria intera (i parrocchiani) che invece
include com'è ovvio posizioni diverse. Non è che si riferiva piuttosto
a quelli un pochino interessati a incensare quà e là? Non lo so, forse
è un fatto lessicale; che però con questo caldo, mi rendo conto, non
vale la pena affrontare. Però... prendere a pretesto l'insediamento di
un nuovo parroco per parlare di tutt'altro mi sembra proprio.......
(aggettivo mancante, completare a piacere!). Senza contare che è
proprio un pessimo modo di riconoscere il sacrificio di chi alla
parrocchia della Chiesa Madre ha dedicato la sua vita per tanti anni, e
il modo peggiore per accogliere chi ora ne prende le consegne.
Galatina, 18/07/2010
Una parrocchiana piena di una speranza "diversa" (lettera firmata)
Gentile parrocchiana,
è evidente che Ella prende spunto dalla lettera di "benvenuto" e
"nostalgico ricordo" della Sua collega "piena di speranza"
per porre un paio di problemi molto seri.
Il rapporto dei parrocchiani con il Parroco e le relazioni fra le varie
organizzazioni ecclesiali cittadine sono questioni che agitano le
comunità cattoliche galatinesi da decine di anni. Ero un ragazzo
e frequentavo la Chiesa Madre quando guardavo in cagnesco i miei amici
di Santa Caterina. Non ricordo un eccessivo attaccamento ai Parroci ma
non posso dimenticare (e non l'ho fatto negli anni) la grande amicizia
con don Fedele Lazari e le gite al mare con la sua Fiat 500.
Appare chiaro che la Sua sorella nella fede ha una certa ammirazione
per il precedente parroco divenuto Vescovo ma questo non vuol
dire che non sarà pronta ad apprezzare le indiscutibili
qualità del nuovo preposito.
Don Aldo Santoro è un prete che sa unire e lavora per far
crescere tutta la Comunità. Ha qualità
diverse da quelle di don Enzo Pisanello e, come sempre, con
tranquillità le metterà a disposizione della Città
e non della sola Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. In attesa di
rileggerLa, Le porgo i più cordiali saluti. (d.v.)