RACCONTI D’ESTATE
“VOLA COLOMBA BIANCA VOLA”
Era il tempo in cui i Beatles e i Rolling Stones, dividevano i giovani della mia età. ” Penny -Lane” fece pesare la mia scelta verso i Beatles. PENNY LANE, quella stradina alla periferia di LIVERPOOL da cui prendevano il bus John Lennon e Paul McCarteney. Diventai un inguaribile “BEAT” capelli lunghi e pantaloni a zampa, sfidando l’ira di mia madre e di mio padre che ci misero un po’ ad abituarsi. Ma quando ci riuscirono le note di “Hey Jude” e” Michelle” presero finalmente il posto di quelle ormai consumate di “VOLA COLOMBA BIANCA VOLA”. La “LAMBRETTA” era ormai acqua passata, era comparsa all’improvviso la CINQUECENTO. La mitica ‘ 500. Con il cofano del motore obbligatoriamente semichiuso e le gomme larghe con i cerchioni in lega, che uscivano fuori la linea della carrozzeria. Lo sterzo di serie rigorosamente sostituito con uno color legno lucido molto più piccolo. Era il tempo della “doppietta” alla frizione, per evitare di sentire le marce “grattare”. Il tempo in cui si riempivano damigiane e lattine dalla sorgente delle QUATTRO COLONNE, si giocava a flipper, biliardino e ping-pong. Con quei POSTERS con il titolo del film, sparati sul muro di fronte all’orologio, che davano un senso di festa alla domenica, leggermente rovinata quando, il più delle volte, non si riusciva a trovare posto a sedere. CAVALLINO BIANCO O TEATRO TARTARO? Era sempre una scelta difficile, ma a queste cose ci pensava il cuore. Bastava chiedere.
PIERO D’ERRICO