-------- Messaggio originale --------
Data: Mon, 11 Oct 2010 18:57:01 +0200 (CEST)
Mittente: @libero.it>
Rispondi-a: @libero.it>
A: <dinovalente@galatina.it>

Caro Dino,
ormai, qui a Galatina, tra amministratori e commercianti del Centro Storico è 
guerra.
I titolari di attività si lamentano della chiusura di via Lillo in quanto
causa di scarsi guadagni......e hanno ragione!
Si, Dino, bisogna dirlo ad alta voce questa volta chi ha deciso tali lavori ha
sbagliato.Questi sono lavori fatti in un momento dell'anno sbagliato, perchè
adesso vengono e verranno interrotti dal mal tempo,ritardando così l'apertura
di questa parte della città.
E' pur vero che , come si dice a Galatina, "SE NU TE SCII NU TE GIUSTI"
ma è altrettanto giusto rispettare chi lavora in quelle strade e aspettare
la stagione buona per fare queste manutenzioni.
La chiusura al traffico porta scarsi guadagni, perchè un cliente non
parcheggia (anche se non ci sono parcheggi disponibili) e va a comprare il
giornale o la mozzarella da Franco o da Salvatore facendo ginkana sotto la
pioggia, perchè un pò più avanti si può parcheggiare comodamente e prendere lo
stesso giornale o la stessa mozzarella .
Ma adesso vorrei raccontare quello che mi è accaduto a Peschiera del Garda
quest'estate: Io e la mia famiglia alloggiavamo in un hotel sul Lago di Garda e
tra l'albergo e il lago c'era un strada molto frequentata.Una notte, verso le
02.00, mi sveglio forse per abitudine o perchè non avevo ancora digerito il
conto della sera prima, mi affaccio dal balcone perchè sentivo delle voci(non
del rumore. Bene, erano dei lavoratori che erano intervenuti per una perdita
sotto l'asfalto di un condotta. Stupito me ne tornai al letto.
Al mattino seguente la prima cosa che feci fu proprio quella di chiedere
al titolare della struttura come mai questi lavori notturni,
malgrado non nuocevano alcuno.
Mi rispose, lasciandomi capire che forse l'On. Bossi non aveva tutti i torti
qualificandoci Terr....,"UE' AMICO, DI GIORNO NOI DOBBIAMO LAVORARE". Al che
gli diedi ragione ,come se anche qui a Galatina la pensassimo allo stesso
modo.
Vedi, Dino, troppo spesso di parla di chiusura al traffico del centro storico
e io, che sono nato e vissuto nel centro storico, sarei anche d'accordo per tale
decisione, ma non per un quartiere così isolato e privo di vita come il nostro
centro.
Bisognerebbe prima rendere questi quartieri più movimentati,con aperture di
attività ricreative, di pub, di ristoranti, di circoli anche privati facendo sì
che queste strade non diventino isolate e a volte pericolose per i passanti.
Provate a farvi una passeggiata dopo le 20.00 e vi trovere soli in una strada
troppo appetibile per male intenzionati. Io,per lavoro,passo nelle ore notturne
in questi quartieri e ti posso assicurare che non sonoo frequentati da persone
raccomandabili.
Chi deve delinquere o spacciare cerca questi posti così isolati.Quindi
attenzione prima di chiudere al traffico alcune strade...
Forse domani, qualcuno penserà bene prima di tali decisioni, ma (come dice
Jovanotti) DOMANI E' GIA' QUI, DOMANI E' GIA' QUI.....

Santino Beccarisi

Basolato in rifacimento in via Vittorio Emanuele II

Gentile Santino,
ieri sera dovevo andare all'inaugurazione della mostra fotografica di Ilaria Tundo in via Umberto I. Ho parcheggiato in piazzetta Toma ed  in due minuti ho raggiunto, a piedi, la sede della Pro Loco che sta accanto a Palazzo Orsini. Mentre ero lì mi sono ricordato che dovevo fare la spesa e sono andato verso il negozio Cap di via Vittorio Emanuele II. Volevo anche rifornirmi di taralli con le mandorle ed il pepe di cui pensavo che quell'esercizio avesse l'esclusiva. Non sapevo ancora che anche tu hai cominciato sperimentalmente a produrli.
Dall'Orologio ho visto che il portone di ingresso della Cooperativa allevatori putignanesi  era chiuso. Incredulo, mi sono avvicinato ed ho letto il cartello che vedi in prima pagina.
Rispetto la decisione di chi ha scelto di riposarsi approfittando dei lavori stradali ma, con molta franchezza, devo dirti che non la condivido.
I trenta giorni di chiusura al traffico di via Vittorio Emanuele possono essere utilmente sfruttati per sperimentare una possibile trasformazione in zona pedonale di una vasta area del Centro antico.
Occorre un piano organico di rivitalizzazione del quartiere ma è anche vero che non bisogna a priori fasciarsi la testa o chiudere bottega come ha fatto il nostro amico salumiere.
L'abitudine di certi galatinesi di parcheggiare nella bottega per comprare un etto di  pecorino va sradicata. C'è chi firma appelli contro l'uso del Cdr in Colacem e poi gira in fuoriserie, fuma e prende il caffè con le ruote dell'auto sotto il bancone del bar.
Prova a chiedere ad Ascalone o alle due librerie della strada chiusa se i lavori hanno fatto calare i loro affari.
La discussione è, comunque, aperta. La speranza è che non duri troppo a lungo.  Domani è già qui, come ci ricordi tu. (d.v.)