SALUTI DA
MONTECARLO
Rompo il silenzio e la
monotonia della “miseria politica” che avvolge un paese travolto
dai suoi innumerevoli problemi. La risoluzione dei
quali è affidata ai rappresentanti del popolo democraticamente
eletti pochi mesi fa, alla loro scienza, alla loro sapienza, alla
loro coscienza.
Non ho da parlare
di “veleni” veri, presunti o strumentali, che la COLACEM, si
dice, ci sputerà addosso.
Non ho da chiedere l’autorizzazione a celebrare, magari alla
presenza di qualche autorità istituzionale, un matrimonio, se tra
gay ancora meglio.
Non ho da annunciare la nascita
di una ASSOCIAZIONE CULTURALE, né di un qualche altro MOVIMENTO
POLITICO che fa al sottoscritto riferimento. Sono cose troppo grandi,
oserei dire irraggiungibili per
me.
La cosa che vorrei fare, caro Dino, è solo quella di
lanciare un semplice, timido e accorato appello a qualche “ nobile
o quasi nobile o comunque benestante di buon cuore”, perché abbia a
donare per la “mia buona causa”, qualche
villa anche da ristrutturare. Non dico a MONTE-CARLO o sulla COSTA
AZZURRA,
andrebbe bene anche a SANTA MARIA AL BAGNO.
La farei sotto-valutare
per prima cosa da un mio amico esperto nel settore, LAZZARO, e poi
attraverso vari artifici la farei arrivare a me o a qualche persona a
me vicina. Mi sistemerei lì estate e inverno, e se qualche nemico di
partito o qualche giudice rosso a seguito di qualche esposto di
qualche confinante invidioso, dovesse chiamarmi a rispondere, non
avrei difficoltà a sostenere, sicuro di essere credibile e creduto,
che: Serve alla mia
“
giusta causa”, perché è qui che trovo equilibrio, fantasia,
creatività. Solo qui riesco a
concentrarmi, mi riesce meglio studiare e programmare strategie e
indirizzi, sempre per “la mia giusta causa”. All’ombra delle palme in
estate e al caldo del camino d’inverno, a respirare l’aria
fresca, farmi avvolgere dalla brezza marina, udire il rumore del
mare, sentire le onde infrangersi sulla scogliera. Solo qui posso
dare il meglio di me per la “mia buona causa”.
Caro Dino, tu che hai una
visione delle cose, come si dice, a 360 gradi, dimmi: POTREI ESSERE
SMENTITO
?
Piero D'Errico
Caro Piero,
no, no non potresti essere smentito
ma lasciami fare a te una domanda. E se ti regalassero un palazzo nel
centro storico, magari lesionato e senza tetto (come quello che sta di
fronte alla Basilica di Santa Caterina, per esempio) che ne faresti? Lo
abbattersti subito e faresti un bel grattacielo con tanti bei negozi
sotto e con un ampio parcheggio sotterraneo come vorrebero certi
moderni ben pensanti galatinesi? O lo restaureresti ed impediresti con
tutte le tue forze alle auto di passare proprio sotto casa tua? Non ho
dubbi sulla tua risposta ma la attendo ugualmente. Cari saluti. (d.v.)