-------- Messaggio originale --------
Gentile direttore,
comincio parafrasando il titolo di una puntata di Report del novembre
2008: i rifiuti sono diventati oro per la nostra societá.
Mi chiedo: che sia finalmente arrivato il momento che Galatina diventi
un polo di eccellenza?
Un bel polo di attrazione del rifiuto italiano e straniero. Ah,
dovremmo sentircene orgogliosi e fare un bel respiro profondo (fino a
quando ce lo possiamo permettere).
Pensi che nel 2010 qualcuno suggerisce ancora di
ridurre i rifiuti, acquistando alla spina, evitando prodotti con
imballaggi voluminosi o semplicemente adottando uno stile di vita
piú sobrio e consapevole.
Tutte manie di ambientalisti sconsiderati che vorrebbero sottrarre
all'industria questa formidabile fonte di energia.
Altri poi buttano via il tempo separando i rifiuti per
riutilizzarli o riciclarli. A destra la plastica, a sinistra
la carta, piú in lá il vetro. Roba da matti.
E glielo dice uno che, vivendo in Germania, è costretto a
recarsi tutti i sabati in una specie di girone dantesco chiamato "Recyclinghof",
dove si dividono circa una decina di materie plastiche: i CD di
policarbonato in un contenitore, i sacchetti di polietilene in un
altro, le bottiglie di PET in un altro ancora e cosí via.
Per non parlare di vetro bianco, verde e marrone, di batterie, di
lattine, di fogli di alluminio e materiale elettrico.
Mi gira la testa solo a scriverne.
Se solo l'amministrazione comunale sapesse che esistono impianti
moderni con un bel forno, in cui ci si puó infilare di
tutto, dare una bella fiammata e far scomparire il rifiuto per sempre.
Che meraviglia!
Ah, dimenticavo. Da questo processo innovativo, chiamato dai tecnici
combustione, si produce pure energia elettrica.
Sí, ha sentito bene: energia!
Il rifiuto puzzolente pieno di sostanze nocive che ci si mette dentro
scompare, non c'è piú. Non mi chieda come sia
possibile. In cambio si ottiene energia elettrica!
Davvero incredibile.
Altro che rovinarci i tetti di casa con orribili pannelli fotovoltaici
o devastare le coste con rumorose turbine eoliche per generare
faticosamente un po' di corrente.
Il progresso fa passi da giganti, non si ferma mai, direttore!
La saluto, preparandomi a questa mirabolante avventura...
...e buona fortuna a tutti!
Andrea Abate
P.S: fuor di ironia, pur non condividendo la sua posizione sul
coincenerimento, apprezzo lo spazio dedicato sul suo sito al tema e la
sua onestá intellettuale.
Gentile Andrea,
ricambio il suo apprezzamento perché sono da sempre (per
intenderci, da quando "ecologia" veniva ancora considerata una
parolaccia di cui solo alcuni sconsiderati radicali conoscevano il
significato!)
convinto che la riduzione fino alla scomparsa di qualsiasi tipo di
imballaggio e la raccolta differenziata totale, seguita dal
riciclaggio, siano la soluzione al problema dei rifiuti. Sono
però anche dell'opinione che il cammino da compiere per
raggiungere questi obbiettivi sia lungo. Ecco perché sono
d'accordo affinche il Cdr venga oggi bruciato nei
forni per cemento.
Nel nostro caso particolare, ritengo che politici accorti farebbero in
modo che a Cavallino si producesse il Cdr-Q in modo da chiudere, nel
nostro stesso Salento, il ciclo dei rifiuti. E' vero, non ci serve
"l'oro" altrui ma neanche gli altri gradiscono ricevere il
nostro.(d.v.)