Sceriffi o angeli custodi?
Intanto domani si ritenta per una nuova maggioranza

 Il dibattito tende ad animarsi sempre più ed anche se nasce unitamente alle prime forme di organizzazione sociale mantiene sempre una sua specifica attualità.

 Merito o colpa di quel cordone ombelicale composto da quel rapporto di  amore-odio che ha sempre unito e diviso la società reale da quella legale intendendo il legale nella accezione più ampia del termine ivi compreso chi ha il compito di far rispettare la legge anche coattivamente.

 Essendo anche noi galatinesi cittadini del mondo, come in tutto il resto del mondo anche noi cerchiamo di non farci mancare nulla compresa la polemica sulle azioni e/o omissioni della polizia municipale.

 Insomma questi nostri poliziotti municipali sono sceriffi o angeli custodi? Chiacchiere e distintivo o Bobby?

 Ritengo come al solito che <in medio stat virtus> e ciò non per risolvere in modo pilatesco la diatriba ma soltanto perché il mio giudizio non può prescindere dalla considerazione che un poliziotto municipale, così come qualsiasi tutore delle forze dell’ordine, è un essere umano e quindi come tutti gli essere umani potrebbe anche sbagliare.

 L’importante è non essere prevenuti e non essere di parte nei nostri giudizi cercando di vedere solo ciò che ci conviene vedere e riconoscere loro in ogni caso sempre la buona fede perché se qualcuno fosse convinto del contrario sarebbero altre le strade da perseguire a tutela del diritto.

La stessa situazione, la stessa realtà può essere spesso vista in modo differente a secondo dell’ottica da cui la si guarda.

 Basta, nel nostro piccolo, far riferimento alle lettere pervenute a galatina.it, sul divieto di sosta o di occupazione abusiva del suolo pubblico.

 Da un lato Vergognainfinita documenta fotograficamente abusi di cittadini quotidianamente sotto gli occhi di tutti che sono incontrollati o non puniti e chiede alla polizia municipale di intervenire per rimuovere il disagio.

 Dall’altro abbiamo dei commercianti che rampognano i poliziotti municipali definendoli sceriffi perchè troppo fiscali nello svolgimento delle proprie mansioni, principalmente nel comminare multe per divieto di sosta in C.so Porta Luce e chiedono una maggiore malleabilità e comprensione nei confronti di chi in fondo lavora o cerca di poter lavorare.

 Ecco come un’ analoga situazione viene vista in due modi diversi e si chiedono due tipi di intervento diverso: un cittadino chiede più ordine e meno tolleranza di abusi mentre un commerciante chiede più tolleranza per l’automibilista fermatosi abusivamente per alcuni minuti per fare la spesa nel vicino negozio.

 Cosa dovrebbe fare il povero poliziotto municipale?

 Mi vien sempre, nostalgicamente, di chiamarlo vigile urbano, colui che vigila sulla città, era molto più bello, ma questa è solo una parentesi  amarcord personale.

 Come si può notare, amarcord a parte, non è facile essere perfetti, ciò però non deve esimere nessuno dalla ricerca di avvicinamento quanto più possibile ad essa in maniera tale da poter rendere la moglie di Cesare al di sopra di ogni sospetto.

 Ho molto apprezzato gli interventi del coordinatore, capitano Domenico Angelelli, sulla stampa a difesa dei colleghi.

 Finalmente si aprono nuove e apprezzate forme di dialogo, di scambio di idee, di chiarimenti, di spiegazioni tra il cittadino e la polizia municipale cosa inimmaginabile sino a pochi anni fa , veramente un bel passo avanti nell’integrazione tra cittadino ed istituzione.

 Apprezzabile anche la difesa operata dal coordinatore dei propri collaboratori mi auguro che la stessa, però,  non debba necessariamente passare attraverso la sottile cultura del sospetto denigrativo (eventuale fatto personale o con sottostante personale) di chi ha notato o fatto notare disguidi o omissioni altrimenti in cosa consisterebbe l’invito rivolto spesso dalle forze dell’ordine ad abbandonare l’omertà  per intraprendere una fattiva collaborazione tra il cittadino e le forze dell’ordine?

 Da palo in frasca, se il tutto andasse in pagina oggi,  possiamo dire che domani potrebbe avere una svolta nella crisi amministrativa.

 L’avv. Sansò è stato revocato dall’incarico di assessore, quindi l’ultimo ostacolo, almeno a quanto dichiarato nel suo comunicato stampa dal capogruppo del PD Piero Lagna, è rimosso e può finalmente ricostruirsi il team che si occuperà e risolverà i problemi della città.

 A leggere il capogruppo del PD sembrerebbe che l’avv. Sansò fosse stato l’unico problema di questa maggioranza dimenticando quanto è successo il 1 luglio allorchè a Palazzo Orsini si evidenziò l’inesistenza di una maggioranza, almeno di quella eletta dal popolo.

 Circolano alcune voci in città sulle potenziali strategie in atto per tentare di ricucire gli strappi o ricostruire una nuova maggioranza.

 La prima vedrebbe il consigliere Fernando Beccarisi, eletto nella lista della Margherita, dimettersi da consigliere per un incarico assessorile, si dimetterebbe anche il subentrante avv. Natolo con la motivazione ufficiale di essere ormai nelle file dell’opposizione e gli subentrerebbe così il dott. Mario Mele che lascerebbe libera la presidenza della CSA.

 Roba da facoltà di Scienze Politiche della Bocconi come ha detto qualcuno… e forse neanche aggiungo io.       

 La seconda vedrebbe coinvolti nella nuova maggioranza consiglieri dell’opposizione, circolano anche i nomi, che stravolgerebbero la maggioranza ventuta fuori dal  responso elettorale.

 La terza voce è quella che il Sindaco respingerebbe le dimissioni degli assessori che le hanno presentate spontaneamente (a parte quelle dell’avv. Forte) e procederebbe sino ad Ottobre senza convocazione di alcun consiglio comunale e poi quel che sarà sarà in quanto saranno già maturi i tempi per le candidature alle regionali e quindi conseguenziali dimissioni del Sindaco dall’incarico.

  Vox populi vox dei oppure solo fantasticherie paesane di una notte di mezza estate ?   

Galatina 27/07/2009

                                                                                                                                                                                                                                                                              Piero Zurico